Roma, 18 gennaio 2023 – Nella mattinata di martedì 17 gennaio 2023, nonostante le forti e intermittenti piogge che hanno caratterizzato il meteo a Roma, nella magnifica cornice di fronte al celebre colonnato del Bernini davanti alla Basilica vaticana, l’attesa non è andata delusa.
Si è conclusa infatti con una larga partecipazione lo svolgimento della XVI “Giornata dell’Allevatore”, evento organizzato dall’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A., assieme alle associate territoriali e alla Coldiretti nazionale per onorare il Santo patrono degli allevatori, Sant’Antonio Abate, di cui proprio il 17 gennaio cade la ricorrenza liturgica.
Dopo due anni di “fermo” imposto dall’emergenza pandemica, cittadini romani e numerosi turisti sono potuti tornare ad ammirare la curiosa “stalla sotto il cielo” allestita a Piazza Pio XII ed attendere la suggestiva sfilata di cavalli e cavalieri che da Castel Sant’Angelo, percorrendo Via della Conciliazione, ha raggiunto la piazza, unendosi alla folla di partecipanti, allevatori con le loro famiglie, giunti da tutta Italia per festeggiare il loro Santo patrono.
Momenti centrali della manifestazione sono stati la Santa Messa all’interno della Basilica vaticana, presso l’Altare della Cattedra, presieduta da Sua Eminenza il Cardinal Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro e la successiva benedizione di uomini e animali impartita dal Cardinale.
Numerose e di prestigio anche le presenze istituzionali alla “Giornata dell’Allevatore”.
Dall’assessore all’Agricoltura, all’Ambiente ed al ciclo dei rifiuti del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi, al presidente della Coldiretti nazionale Ettore Prandini, al segretario generale Vincenzo Gesmundo, all’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, oltre diversi dirigenti e funzionari del Masaf, di Agea, di Ismea, del Crea e della Tenuta Presidenziale di Castelporziano.
Nutrita e di alto livello la rappresentanza dei Corpi Militari e delle forze di Polizia, che hanno garantito la perfetta riuscita della manifestazione.
Dall’8° Reggimento Lancieri di Montebello, con in testa il Col. Sebastiano Barbagiovanni Gasparo, al Dipartimento Veterinario dell’Arma dei Carabinieri, con il Col. Carlo Alberto Minniti, alla Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”, comandata dal Gen. di Brigata Giovanni Brafa Musicoro, al Cufaa (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari), con il Gen. Antonio Pietro Marzo, all’Associazione Nazionale Carabinieri-Sezione Quirinale “Gruppo Corazzieri”, con il Gen. Domenico Scarrone e rappresentanti del Reggimento Corazzieri e della Polizia di Stato.
Grande soddisfazione per il presidente di A.I.A. Roberto Nocentini, affiancato dal direttore generale Mauro Donda, dal vicepresidente Claudio Destro e dai Presidenti e Direttori del sistema allevatoriale, che hanno guidato le folte delegazioni di allevatori provenienti da tutto il Paese, e che hanno fatto dono all’Offertorio dei prodotti tipici agroalimentari e di derivazione zootecnica dei rispettivi territori.
Zootecnia e produzioni dell’allevamento al centro anche dello studio “Salviamo la Fattoria Italia”, presentato dalla Coldiretti durante l’evento, con gli ultimi dati sulla situazione di tutto quel patrimonio vivente di animali che hanno fatto la storia del nostro Paese e che tuttora sono fondamentali anche dal punto di vista economico e sociale, caratterizzando sia i ricchi territori della pianura che le aree di montagna più marginali e svantaggiate.
I giovani dell’Organizzazione professionale agricola guidati da Veronica Barbati, hanno portato in piazza i prodotti dei loro allevamenti, dalle uova ai formaggi minacciati dalla crisi.
Nella stalla “sotto il cielo” sono stati esposti gli animali della fattoria che popolano le campagne nazionali: dai bovini Frisona Italiana (per la prima volta anche due vitelline), ai maestosi tori di razza Chianina e Marchigiana, alla vacca Limousine, dalla pecora Sarda alla Sopravvissana, dalla capra Girgentana alla Monticellana, dal Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido al Maremmano, fino all’asino dell’Amiata, oltre a conigli, galline e oche.
Biodiversità nazionale di interesse zootecnico e non solo: presente anche la Fanfara a Cavallo dei Carabinieri e le unità cinofile, e tra i protagonisti della sfilata anche altri cavalli italiani, dal Tolfetano al Pentro, dal Maremmano al Catria, dal Murgese ai Lipizzani del Crea (il cui allevamento è stato di recente dichiarato patrimonio immateriale Unesco), oltre ai cavalieri del centro di riabilitazione equestre “Villa Buon Respiro” di Viterbo con i loro Haflinger, fino al suggestivo carro dei butteri trainato da bovine Maremmane.
Ospite quest’anno anche una delegazione in costumi e ornamenti tradizionali proveniente dal Comune di Troina (Enna), con i loro muli.
“Un giorno di grande gioia per noi allevatori – ha detto il presidente di A.I.A. Roberto Nocentini – . Ma non possiamo nascondere, però, che la fase che stiamo vivendo è di profonda crisi e di incertezze, vuoi per la difficoltà a garantire un reddito equo agli allevatori, vuoi per le preoccupazioni legate agli alti costi energetici e delle materie prime ed al prolungarsi del conflitto russo-ucraino. Gli allevatori italiani vogliono continuare a fare la loro parte per una zootecnia sostenibile, sia dal punto di vista economico che sociale e ambientale, ed a difendere e valorizzare la nostra ricchissima biodiversità animale di interesse zootecnico. Siamo i custodi del creato, ne sentiamo la responsabilità ed oggi siamo qui a ribadirlo anche alle Autorità, alle Istituzioni ed alla cittadinanza”.
Calorosa e con alte riflessioni la partecipazione del Cardinal Mauro Gambetti: Sua Eminenza, sia nel saluto durante la funzione religiosa e sia a margine della benedizione in piazza ha sottolineato l’importante ruolo degli allevatori italiani, spronandoli: “Continuate a fornire un cibo sano, giusto, di qualità che giunga sulle tavole dei cittadini in modo equo e rispettoso della natura. Voi avete il compito di chiudere la filiera del cibo ed anche questa è un’importante responsabilità”.
Comunicato stampa di Camillo Mammarella per AIA