Firenze, 25 maggio 2020 – Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato stampa di Horse Angels, che ha portato aiuto ai fiaccherai fiorentini e ai loro cavalli.
I cavalli da trasporto italiani stanno lottando per sopravvivere in seguito al crollo dell’industria turistica nel corso della pandemia globale di Covid-19.
Horse Angels è già andata in soccorso dei cavalli delle botticelle romane, consegnando loro due camion di aiuti in paglia e fieno, e non poteva mancare il nostro aiuto ai cavalli dei fiaccherai di Firenze, cui abbiamo consegnato un camion di fieno e paglia.
Sono alcune centinaia in Italia i cavalli impiegati nel servizio di posta turistico ippotrainato e non lavorano dall’8 di marzo ultimo scorso. Anche se ora non ci sono impedimenti alla ripresa del lavoro in sicurezza, mancano i turisti, specie quelli esteri che da soli costituiscono il 90% del lavoro delle carrozzelle in città come Roma e Firenze.
Ancora, non c’è alcun accenno di ripresa del turismo internazionale. I voli saranno ripristinati dal 3 di giugno prossimo venturo, ma chissà quando riprenderà veramente il turismo internazionale in città come Roma e Firenze.
L’impatto devastante del coronavirus è di vasta portata e, con il peggiorare della situazione economica, la sopravvivenza dei cavalli da lavoro è gravemente minacciata.
Occorre ricordare che quello del vetturino è un mestiere in estinzione, spesso tramandato di genitore in figlio, e che i pochi cavalli rimasti impiegati in questo settore sono spesso considerati membri della famiglia, oltre che un’ancora di salvezza per i proprietari, fornendo un sostentamento a persone altrimenti prive di un lavoro. Ma questo vale anche per i cavalli scuola per la sella, quelli dell’equiturismo, quelli delle terapie assistite con animali, e quelli dell’ippica, non c’è dunque motivo, finché i cavalli sono trattati bene, di discriminare tra un tipo di impiego o l’altro.
Da una parte, come Horse Angels, vogliamo assicurarci che i cavalli stiano bene e verifichiamo le situazioni perché gli animali abbiano un trattamento adeguato (come spesso è, e del resto le pecore nere ci possono essere tra i vetturini, come in qualsiasi altro settore dove ci sono animali). Dall’altra, che i cavalli abbiamo la possibilità di continuare a essere mantenuti, se necessario tramite il ricollocamento, se smettono di lavorare in questo settore.
I proprietari dei cavalli delle carrozze in Italia stanno diventando sempre più disperati circa la prospettiva di perdere i loro animali e le terribili implicazioni a lungo termine se ciò avverrà.
Per quanto tempo perdurerà la crisi non è noto. Ma è essenziale che vengano prese misure, che sia attivato un programma di alimentazione di emergenza, per prevenire la sofferenza degli animali e aiutare le persone nelle comunità più colpite a sostenere i propri cavalli.
Per quanto riguarda i fiaccherai di Firenze, nell’antica scuderia sono rimasti solo 12 fiaccherai ad esercitare il mestiere, con una ventina di cavalli ospitati.
Speriamo, non solo per i fiaccherai, ma per tutta la città di Firenze, che il turismo torni quanto prima, altrimenti non saranno solo i cavalli a perdere il lavoro, ma tante persone si troveranno in seria difficoltà.
Comunicato stampa di Roberta Ravello per Horse Angels ODV