Bologna, 25 dicembre 2020 – Una serie di cavalli morti nel loro paddock o pascolo e ritrovati mutilati in Francia aveva seminato il panico.
Quasi 500 cadaveri di cavalli trovati con ferite varie nel 2020 avevano dato corpo, negli articoli di cronaca, ad un fantomatico serial killer.
Ma le indagini della Gendarmeria francese hanno chiarito che, per almeno l’84 % dei casi, si trattava di soggetti morti per cause naturali.
In seguito gli animali selvatici li avevano semplicemente e naturalmente mangiati, almeno in parte.
Quindi nessuna sfida idiota sul deep web, nessuna setta satanica, né tantomeno contrabbando di plasma equino.
Semplicemente una naturalissima morte, con altrettanto ecologico comportamento degli animali selvatici liberamente circolanti nei pressi.
Certo, un cavallo anziano morto per un coccolone fa poca notizia: una ipotetica vena di sadismo umano fa molta più audience (e visti gli abomini di cui sappiamo essere capaci la razza umana anche piuttosto credibile).
Ma non stavolta.
Da notare che i casi non spiegabili in questo modo sono circa un’ottantina, per questi si presuppone un intervento umano: ma gli stessi Gendarmi sono portati a credere che si tratti di azioni dovute alla rivalità tra allevatori.
Anche questa è una caratteristica di noi umani.
A volte siamo più portati a credere all’incredibile, al caso assurdo, al serial killer, alla complicazione più complicata da immaginare piuttosto che pensare alla soluzione più semplice e più ovvia.
In definitiva, più naturale: sarà colpa del fatto che ormai naturali non lo siamo più?
Qui la fonte della notizia, da la Repubblica qui un articolo sull’argomento dalla Francia e qui un caso simile in Italia