Bologna, 16 dicembre 2021 – Tutti i soggetti responsabili e condannati per abusi e violenza sui minori saranno banditi dal mondo dello sport. È il contenuto della delibera approvata oggi dalla Giunta nazionale del Coni e che riguarda le cosiddette radiazioni, annunciata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Si sancisce il divieto di tesseramento anche presso Enti diversi da quello nel quale gli è stata comminata la radiazione per i soggetti nei cui confronti sia stato irrogato il provvedimento di radiazione da parte dei competenti Organi di giustizia delle Federazioni e delle Discipline Associate riconosciute dal CONI, conseguente ad atti di violenza e/o di molestie nei confronti delle persone e/o degli animali. Al fine di rendere effettivo tale divieto, il provvedimento di radiazione, così come l’eventuale provvedimento di riabilitazione, devono essere definitivi e comunicati, da parte dell’organismo sportivo che ha emesso la sentenza di radiazione, al CONI che li rende noti, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di tutela dei dati personali, a tutte le Federazioni, le Discipline Associate, gli Enti di promozione sportiva e le Associazioni Benemerite. In caso di trasgressione del divieto, la Procura generale dello Sport segnala alla Procura dell’Ente interessato l’illecito ai fini dell’avvio dell’azione disciplinare nei confronti degli organi amministrativi responsabili della violazione e trasmette gli atti alla Giunta Nazionale del Coni per la dichiarazione di nullità a ogni effetto del tesseramento vietato.
Modifica e nuova versione delll’art. 7.4 dei principi informatori del CONI
Una posizione inequivocabile
Il presidente Malagò ha voluto in questo modo dare una risposta chiara e netta a nome dello sport, senza se e senza ma. Tutti i tesserati sanzionati con sentenza passata in giudicato per violenza su persone e animali sono fuori non dalla singola federazione. Bensì da tutto lo sport italiano. Non possono più tesserarsi.
«Si tratta di un importante segnale che Malagò ha voluto dare», ha commentato il presidente della Fise, Marco Di Paola dopo che la delibera di Giunta del Coni, che è stato primo fautore dell’iniziativa. Di Paola ha anche aggiunto che, insieme al Coni, «verranno portate avanti anche delle attività di sensibilizzazione e prevenzione».
«Lo sport è un momento formativo, le famiglie ci affidano i ragazzi e Malagò e la Giunta hanno voluto dare questo segnale importante. La sanzione è già una sconfitta perché significa che qualcuno ha già subito una violenza. Per questo lo sport vuole che ci sia anche attività di prevenzione e sensibilizzazione. Attività che metteremo in campo» ha sottolineato Di Paola.