Bologna, 23 giugno 2022 – Le prime 90 tonnellate di mangime con scritto sopra SOS, in sacchi blu e gialli, i colori dell’Ucraina. La soddisfazione per Taisia Stadnichenko, a capo delle operazioni di soccorso della Ukrainian Equestrian Federation Charity Foundation è tanta…
E anche il progetto rappresenta tanto in termini di soccorsi e aiuti. In pratica si tratta di un mangime prodotto in Ucraina, con materie prime e mano d’opera ucraine con il supporto delle donazioni arrivate nel paese in guerra un po’ da tutta Europa. In questo modo, si sono tagliati drasticamente i costi di trasporto e si è potuto concentrare gli aiuti su ciò che davvero serve: il cibo. Il tutto supportando l’economia locale che, neanche a dirlo, è sottoposta a uno stress test inimmaginabile.
Secondo la fondazione che coordina gli aiuti verso l’Ucraina, ci sarebbero oltre 100mila cavalli in difficiltà.
Nei primi mesi di guerra, l’Ukrainian Equestrian Federation Charity Foundation ha ricevuto generose donazioni dll’intera comunità equestre mondiale. Che hanno consentito di far fronte alla primissima emergenza ma… il capito dell’alimentazione equina è davvero delicato…
Poiché il cibo donato proveniva da un’ampia varietà di marchi, i tempi e le quantità delle donazioni in merce erano difficilmente pianificabili, i frequenti cambi di alimentazione hanno reso difficile il processo di riabilitazione dei cavalli deboli e affamati.
Quando la quantità di aiuti umanitari ha iniziato a diminuire e i costi della logistica sono aumentati, si è deciso di utilizzare i fondi dei donatori in modo più efficiente. E di produrre quindi il mangime in Ucraina, in una delle fabbriche di lavorazione tecnologicamente più avanzate: il mangimificio di Letychiv, che fa parte di Edinstvo Holding.
Un’economia virtuosa in tempo di guerra
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il produttore olandese di mangimi Horsefood che ha sviluppato una ricetta speciale con i principali nutrienti essenziali, le vitamine e gli integratori necessari per i cavalli che hannop sofferto la fame o un periodo di restrizione della dieta, con difese immunitarie ridotte.
«L’utilizzo di una fabbrica di mangimi in Ucraina risolve più problemi in un colpo solo», ha dichiarato Mykhaylo Parkhomchuk, ideatore dell’Ukrainian Equestrian Federation Charity Foundation e Segretario Generale della Federazione Equestre del paese. «La produzione locale riduce la varietà e il costante cambiamento dei mangimi, che aggrava il rischio di problemi di salute dei cavalli. In secondo luogo, l’uso di materie prime e di produzione locale consente all’UEF-CF di utilizzare le donazioni finanziarie che riceviamo da tutto il mondo e di impiegarle in Ucraina per aiutare direttamente non solo la comunità equestre, ma anche gli agricoltori e le aziende locali, mantenendo i posti di lavoro».
Il mangime viene confezionato in sacchi appositamente stampati, con la scritta: “aiuto umanitario, non in vendita”. Secondo il team dell’UEF-CF, questo aiuterà a evitare abusi e possibili rivendite.
Questo mangime, così come altri aiuti umanitari della Fondazione, può essere ricevuto da qualsiasi scuderia o club equestre in Ucraina. Dal privato con un solo cavallo o pony a alla grande scuderia o a un ippodromo.
«Per noi, il valore o la genealogia di un cavallo non hanno importanza. Partiamo dal presupposto che ogni cavallo è unico per chi lo possiede» afferma Taisiya Stadnichenko. «La maggior parte dei proprietari soffre la mancanza denaro per mantenere i propri cavalli. Il nostro obiettivo è aiutarli a nutrire i cavalli nel momento più difficile dell’adattamento alla nuova realtà. In modo che non prendano decisioni avventate sui loro animali».
Il sistema UEF-CF che raccoglie le richieste di aiuto umanitario per i cavalli funziona dall’inizio della guerra. È aperto, trasparente e accessibile a tutti. Attualmente, circa 300 scuderie e club hanno bisogno di assistenza. Circa 170 scuderie, con una popolazione totale di oltre 3.500, cavalli hanno ricevuto aiuti dall’UEF-CF. La necessità di aiuti umanitari è destinata ad aumentare… Si spera quindi che la localizzazione della produzione di mangimi contribuisca a nutrire i cavalli in Ucraina.