Bologna, 20 marzo 2021 – Mentre tutta l’Italia freme per la ripresa delle competizioni dopo l’ennesima frenata per l’Ehv-1, c’è chi invece pensa a restrizioni ancora più serrate. Come la Sicilia per esempio. Che attraverso il D.D.G. N° 198/2021 emesso dal Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico della Regione ha sancito lo stop totale di qualsiasi attività equestre/ippica sull’isola fino al 31 marzo.
Diciamo subito che si tratta di un provvedimento preventivo. Che non ci sono casi noti sull’isola.
E fin qui potrebbe valere il criterio di preservazione di questo primato con il divieto di ingresso di cavalli provenienti dalla ‘terra ferma’.
Ma il tutto esce dalla misura nel momento in cui Palazzo d’Orleans blocca anche lo svolgimento di ogni manifestazione ippico-sportiva.
Prima ‘vittima’ del rigidissimo provvedimento è l’ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, che di fatto vede bloccate le corse già in programma nei prossimi giorni.
Ma in realtà, a patire del provvedimento, è tutto il settore equestre: dai concorsi ai raduni. Ed è quindi scontato che dalla Fise si siano levate più che vibrate proteste.
La protesta di Di Paola
«Penso che sia assolutamente fuori luogo che la dirigenza amministrativa sanitaria sconfini in ambiti che riguardano lo sport. Ritengo che sia ancora più grave che lo faccia senza un confronto preliminare con le parti direttamente interessate. È compito della sanità pubblica disciplinare su spostamenti o su quarantene, quando si verificano evidenze sanitarie, ma non quello di sospendere a priori gli eventi sportivi sotto l’egida federale». Lo ha detto il Presidente della FISE, Marco Di Paola commentando il provvedimento.
«Certamente valida la precauzionale decisione di vietare l’ingresso di cavalli nella Regione – ha aggiunto Di Paola – ma vietare o meno le gare è un compito della Federazione, che ha ben a cuore il benessere dei cavalli atleti e che proprio per questo ha emanato delle apposite Linee Guida, studiate dal Dipartimento Veterinario federale in collaborazione con i massimi esperti in materia. Il provvedimento, inoltre, supera anche le azioni già intraprese dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Ministero della Salute, che proprio ieri nella sua ultima nota ha confermato quanto ha indicato la FISE per la ripresa delle competizioni dal 22 marzo».
«La prossima settimana in tutta Italia riprenderanno le gare, sarebbe assurdo che la Sicilia resti al palo. Mi auguro – ha concluso il numero uno della FISE – che i vertici della Regione Siciliana diano il via libera per la ripartenza in sicurezza come nel resto del Paese e pongano rimedio a un decreto che non fa altro che arrecare danno a un intero settore, quello degli sport equestri in Sicilia, già in difficoltà dopo un 2020 che ha messo in ginocchio tutto il Paese».