Bologna, 11 marzo 2021 – Iniziamo la giornata con una magnifica notizia. Il focolaio di Equine Herpes Virus denunciato in Trentino è stato chiuso dai Servizi Veterinari di Trento.
La notizia aveva iniziato a circolare fin da ieri pomeriggio ma per avere l’ufficialità abbiamo atteso di parlare oggi con gli organi competenti che ci hanno spiegato come ha evoluto la vicenda.
L’herpes virus rientra nelle malattie che per legge (semplifichiamo per farci capire meglio…) devono essere denunciate agli organi di polizia veterinaria locali. Che a loro volta devono riportare al Ministero della Salute.
Dopo di che parte l’indagine e i confinamenti per assicurare che la malattia non si diffonda.
Nel caso di Trento, il veterinario privato di una scuderia ha segnalato alle autorità competenti un caso riconducibile (sottolineiamo riconducibile) a una possibile positività.
Immediatamente e doverosamente è scattato il sistema d’allarme ed è stata resa nota la segnalazione volta a contenere una eventuale circolazione virale.
Di fatto, un cavallo testato ha prodotto evidenza di possedere gli anti-corpi all’herpes virus, probabilmente nella versione Ehv-4. Il che significa che nella sua vita, chissà quando, è venuto in contatto con la patologia. Né più né meno. Oggi è di fatto sano. Non ha e non può trasmettere il virus.
Caso chiuso
Il Servizio Veterinario di Trento ha eseguito tamponi nasali su tutti i soggetti e, come ci hanno spiegato, sono risultati tutti negativi. Da qui la decisione di chiudere il focolaio in quanto non c’è pericolo di alcuna circolazione virale.
Si tratta di una buonissima notizia che porta con sé molti aspetti altrettanto positivi. In primis perché il cavallo sta bene e i centri trentini sono al sicuro. Poi perché ha mostrato che il sistema dei servizi veterinari – e quelli di Trento hanno agito con tempestività esemplare – è in grado di dare risposte rapide. E, quando si ha in mano la tutela sanitaria dei nostri cavalli ciò è fondamentale.