Bologna, 29 marzo 2023 – A seguito dell’undicesimo Summit Olimpico, l’International Olympic Committee (Ioc) ha ribadito le proprie raccomandazioni alle federazioni internazionali così come agli organizzatori di eventi internazionali sulla partecipazione di atleti con passaporto russo o bielorusso.
Un lungo dibattito… Che ha visto il coinvolgimento di tutti gli stakeholders del sistema sportivo mondiale ha marcato il perimetro di un campo assai delicato per l’Ioc. Che da un lato vede l’impianto olimpico come ponte di pace in ogni circostanza. E dall’altro deve fare i conti con una situazione che mai ci si sarebbe aspettati di dover affrontare in un’epoca evoluta come la nostra.
Quindi da un lato la natura sovra-politica e universale dello sport olimpico, e dall’altro un pragmatismo reale che non consente di prescindere la questione russo-ucraina.
Che tradotto in azioni pratiche si concretizza in aiuti a sostegno dello sport ucraino. Misure punitive nei confronti degli Stati considerati aggressori, Russia e Bielorussia.
All’Ucraina
Confermando una linea di piena solidarietà affinché l’Ucraina possa competere alla pari alle prossime Olimpiadi di Parigi e Cortina, l’Ioc ha incrementato il fondo di solidarietà al National Olympic Committee del paese nella misura di 7,5 milioni di dollari.
Secondo le stime dell’Ioc, negli ultimi 12 mesi, almeno 3.000 atleti ucraini e altri membri della comunità olimpica dell’Ucraina hanno beneficiato del Fondo di solidarietà dell’Ioc e dell’assistenza diretta di altre parti interessate del Movimento Olimpico. Questi sforzi hanno assunto la forma di sostegno finanziario e logistico. Al fine di garantire che gli atleti ucraini possano continuare ad allenarsi e a partecipare alle competizioni. Fornendo, tra l’altro, supporto per i viaggi, le strutture di allenamento, l’alloggio, le attrezzature e le uniformi.
Alla Russia e Bielorussia
Sul fronte russo e bielorusso, le sanzioni già decise rimangono in vigore. Quindi nessun evento internazionale in Russia o Bielorussia, niente bandiere, inni o altri simboli nazionali, niente inviti a official ad eventi internazionali.
Tuttavia, in diversi tra gli attori principali dell’establishment sportivo internazionale, hanno sollevato un problema di rispetto dei diritti umani nei confronti di atleti e official russi e bielorussi. Che devono godere delle stesse tutele di chiunque altro. A dimostrazione del fatto che il Comitato Olimpico deve rimanere esterno a qualsiasi diatriba politico-militare.
Se come recitato nella Risoluzione Onu A/77L.28 è vero che “i principali eventi sportivi devono essere organizzati nello spirito del rispetto della pace, mutuo intendimento e cooperazione internazionale, amicizia e tolleranza e senza discriminazione di qualsiasi genere e che la natura conciliativa e unitaria degli eventi deve essere rispettata” va da sé che non si possono semplicemente ‘cancellare’ russi e bielorussi.
Inoltre, più recentemente, le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea hanno ulteriormente confermato che le sanzioni non possono basarsi esclusivamente sul possesso di un passaporto di una determinata nazione, né possono essere applicate semplicemente sulla base dell’affiliazione.
Le nuove raccomandazioni Ioc alle federazioni internazionali e agli organizzatori
- Gli atleti con passaporto russo o bielorusso devono gareggiare solo come atleti neutrali individuali.
- Le squadre di atleti con passaporto russo o bielorusso non possono essere prese in considerazione.
- Gli atleti che sostengono attivamente la guerra non possono gareggiare. Il personale di supporto che sostiene attivamente la guerra non può essere iscritto.
- Gli atleti che sono sotto contratto con le agenzie militari o di sicurezza nazionale russe o bielorusse non possono gareggiare. Il personale di supporto che è sotto contratto con l’esercito russo o bielorusso o con le agenzie di sicurezza nazionale non può essere iscritto.
- Ogni Atleta Neutrale Individuale, come tutti gli altri atleti partecipanti, deve soddisfare tutti i requisiti antidoping ad esso applicabili e in particolare quelli stabiliti dalle regole antidoping delle FI.
- Le sanzioni contro i responsabili della guerra, gli Stati e i governi russo e bielorusso, devono rimanere in vigore:
a. Nessun evento sportivo internazionale organizzato o sostenuto da una FI o da un CNO in Russia o in Bielorussia.
b. Nessuna bandiera, inno, colori o qualsiasi altra identificazione di questi Paesi deve essere esposta in qualsiasi evento o incontro sportivo, compresa l’intera sede.
c. Nessun funzionario governativo o statale russo o bielorusso può essere invitato o accreditato per qualsiasi evento o incontro sportivo internazionale.
Una riserva a Cinque Cerchi
Nonostante l’estrema articolazione del dibattito, nessuna decisione sulla partecipazione a Parigi 2024 o Milano Cortina 2026 è stata presa.
l’Ioc ha confermato che queste raccomandazioni non riguardano infatto la partecipazione degli atleti e del loro personale di supporto con passaporto russo o bielorusso ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 o ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
L’Ioc prenderà questa decisione al momento opportuno, a sua completa discrezione, senza essere vincolato dai risultati delle precedenti gare di qualificazione olimpica.
Durante l’applicazione delle suddette esenzioni da parte delle Federazioni Internazionali, l’Ioc monitorerà attentamente la piena attuazione di queste raccomandazioni da parte di tutte le parti interessate. I risultati di questa procedura di monitoraggio saranno un fattore importante nella decisione dell’Ioc riguardo alla partecipazione di atleti con passaporto russo o bielorusso ai Giochi.