Bologna, 21 dicembre 2021 – L’Ussl2 lo conferma: terapie ‘alternative’ anti Covid – ivermectina compresa – molto diffuse in tutto il Veneto. Ciò nonostante da mesi i sanitari si prodighino per spiegare che il cocktail di farmaci proposti nelle terapie domiciliari alternative non siano una cura. Anzi, oltre a non fare bene, rischia anche di peggiorare le condizioni di chi lo assume.
Ed è proprio ciò che è accaduto in provincia di Treviso dove, un signore 90enne ha assunto ivermectina per combattere il virus. Sì, proprio il noto vermifugo per cavalli sul quale la Food And Drug Admininstration aveva già molti mesi fa fatto suonare un campanello d’allarme.
Allarme per altro subito raccolto dalla comunita medica italiana. Ma si sà: quando non ci si crede diventa tutto opinabile…
Purtroppo, l’epilogo di questo caso è invece inopinabile. L’anziamo signore è appeso a un filo, ricoverato in condizioni gravissime in terapia intensiva e oltre a combattere contro il Covid, il suo organismo ora deve fare i conti anche con i danni prodotti dal vermifugo.
Lungi dal voler prendere posizione pro o contro in questa delicatissima questione sul sottile filo dell’etica e della salute, la raccomandazione rimane la stessa: lasciate il vermifugo ai cavalli.
Per quanto gravissimo, al signore, ora affidato alle cure dei medici e questi ultimi che ora stanno combattendo per la sua vita, auguriamo con tutte le nostre forze di potercela fare.