Una nomina di prestigio in un momento delicato per il paese e per lo sport. La Federazione Italiana Sport Equestri ha infatti conferito alcune importanti onorificenze, assegnando la qualifica di Socio Benemerito a persone che si sono distinte per particolari meriti e che hanno conferito lustro agli Sport Equestri italiani. Secondo quanto previsto dal nuovo Regolamento Generale (art.33) la figura del Socio Benemerito delle Federazione Italiana Sport Equestri, carica vitalizia, è conferita di diritto ai Past President, ma anche a quelle persone o atleti che “si siano particolarmente distinti” nell’ambito degli Sport Equestri. Il Consiglio Federale ha, quindi, assegnato la qualifica di Soci Benemeriti agli ex Presidenti federali Mauro Checcoli, Cesare Croce e Antonella Dallari per l’incarico ricoperto alla guida della Federazione. L’onorificenza, su proposta del Presidente della FISE, Marco Di Paola – così come previsto dal Regolamento – è stata assegnata anche a Paolo Angioni, Alessandro Argenton, Giuseppe Ravano per la medaglia d’oro a squadre, ottenuta insieme a Mauro Checcoli (nello stesso anno anche Campione olimpico individuale) alle Olimpiadi di Tokyo 1964 e a Federico Euro Roman, Mauro Roman, Anna Casagrande e Marina Sciocchetti per la medaglia d’argento ottenuta alle Olimpiadi di Mosca nel 1980, edizione dei Giochi che ha visto Federico Euro Roman sul primo gradino del podio olimpico individuale con un oro al collo. La carica onorifica non è stata, almeno al momento, assegnata a Vittorio Orlandi, bronzo a squadre alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 e Past President della Federazione, perché secondo il Regolamento non è compatibile con la carica di Presidente del Comitato regionale Lombardia, attualmente ricoperta. <Si tratta di un piccolo, ma significativo gesto – ha commentato il Presidente FISE, Marco Di Paola – con il quale la Federazione e tutto il Consiglio federale hanno voluto ufficialmente riconoscere il prestigioso ruolo e il grande contributo di questi incredibili atleti per la crescita degli sport equestri italiani. Con i loro risultati – ha concluso Di Paola – hanno davvero riempito d’orgoglio un’interna nazione>.