Bologna, 14 luglio 2022 – Potrebbe essere considerata una gran fondo: la gara della solidarietà non si corre mai sulle distanze brevi. Neppure quella per il mondo dei cavalli ucraini, sconvolto dalla guerra che, nonostante la notizia sia passata terza o quarta nei tg di tutti i canali, continua. Con tutta la sua miseria e tragedia. Così come continua il bisogno di essere aiutati di quanti ne sono vittime.
Il fondo che raccoglie gli aiuti per il comparto equestre, creato all’indomani dell’inizio del conflitto dalla Federazione equestre ucraina, lancia un allarme. Gli aiuti, ancora estremamente necessari, hanno subito un enorme rallentamento. E sono oggi misurabili in circa mille euro a settimana.
Ce ne vorrebbero 28mila per coprire le esigenze delle 300 scuderie che hanno accesso al programma degli aiuti.
Alla carenza di tutto, si aggiunge anche il problema del fieno… dato che cresce su terreni per la maggior parte minati e non è possibile effettuare i raccolti.
E poi ci sono le bombe che continuano a cadere. Con evacuazioni in emergenza per i cavalli che si vengono improvvisamente a trovare vicino alle linee del fuoco.
Non fermiamoci adesso
Il costo approssimativo di un carico di aiuti, trasportato e consegnato in Ucraina ai beneficiari finali è di circa 1500 euro. Dall’inizio di giugno, oltre 800 tonnellate di cibo e truciolo sono state consegnate a 162 centri ippici e scuderie, alcuni dei quali nei territori occupati. Una grossa fornitura di fieno è stata donata dalla Eef, la European Equestrian Federation ed è stata avviata una catena per la produzione in Ucraina di mangime ‘solidale’.
Ma, nonostante lo spauracchio economico e l’aumento di praticamente tutti i beni, carburante in primis, l’emergenza ucraina non è finita…
Per chi vuole raccogliere, ciscuno nel proprio piccolo e per le proprie possibilità, il testimone della gara della solidarietà QUESTO è il link