Bologna, 8 gennaio 2025 – Guai a chiamarli Ogm: i cinque cavalli ‘prodotti’ in Argentina sono – secondo la tecnica scientifica – ‘genicamente editati’. E c’è una bella differenza.
La notizia, resa nota in questi giorni ma riferita a un evento dello scorso ottobre, ha dato una bella scossa alla comunità scientifica mondiale. In Argentina, i laboratori della Kheiron S.A., un’azienda specializzata in biotecnologie nota nell’ambito della clonazione di cavalli, sono riusciti a ‘editare’ il Dna di cinque puledri con la tecnica denominata CRISPR-Cas9.
Il Dna di partenza sul quale sono intervenuti gli scienziati è quello di Polo Pureza, una pluridecorata cavalla da polo. La sua scelta è tutt’altro che casuale. Polo Pureza è stata selezionata per le sue doti nel polo, tratti che gli esperti vorrebbero preservare e potenziare. Lo scopo del progetto di Kheiron infatti, finanziato con capitale locale, è combinare l’ottimizzazione delle prestazioni, velocità e resistenza evitando con cura però qualsiasi alterazione che porterebbe alla classificazione di OGM.
Una tecnica eccezionale
Stabilito il Dna su cui lavorare, i laboratori di Kheiron si sono avvalsi della tecnica denominata CRISPR-Cas9 che -ci si perdoni le semplificazioni necessarie – funziona grosso modo così.
Rivoluzionario strumento di editing genico CRISPR-Cas9 consente di modificare con precisione il DNA degli organismi viventi. Derivata da un sistema immunitario batterico, questa tecnica utilizza una proteina (Cas9) come forbice molecolare per tagliare il DNA in punti specifici. Gli scienziati possono quindi aggiungere, rimuovere o modificare sequenze geniche per ottenere i risultati desiderati.
Nel caso dei cavalli argentini, la tecnica è stata applicata per introdurre modifiche geniche che migliorino la potenza muscolare e la velocità, caratteristiche fondamentali per il polo, pur mantenendo – e proprio in questo sta la differenza con organismi geneticamente modificati – le qualità naturali degli animali.
Verso il futuro
Immaginando già l’espressione dei puristi dell’allevamento tradizionale nonché quella dei più diffidenti rispetto alle meraviglie della scienza (soprattutto in fatto di alterazioni…) gli uomini della Kheiron hanno stilato un piccolo elenco dei principali punti messi a segno nel progresso scientifico con i cinque cavalli che portano l’eredità genetica ‘migliorativa’ di Polo Pureza.
- Migliori prestazioni atletiche – I cavalli genicamente modificati possono mostrare una maggiore potenza muscolare, resistenza e velocità.
- Riduzione delle malattie ereditarie – L’editing genico può eliminare le predisposizioni genetiche alle malattie che colpiscono i cavalli.
- Pratiche di allevamento sostenibili – La precisione nella selezione dei tratti desiderabili riduce la necessità di un allevamento eccessivo e di pratiche invasive.
I campioni di domani?
Si prevede che l’arrivo di cavalli genicamente editati influenzerà non solo il polo, ma anche altri sport equestri come le corse e le più note discipline olimpiche. Inoltre, la biotecnologia potrebbe essere applicata ai programmi di conservazione delle specie in pericolo e allo sviluppo di trattamenti per le malattie genetiche.
L’editing genico potrebbe diventare uno strumento standard nell’allevamento di animali d’élite, purché regolato in modo etico.
Nonostante le rassicurazioni degli scienziati, l’editing genico negli animali solleva questioni etiche riguardanti il loro benessere e il potenziale impatto ecologico. A tale riguardo, la Kheiron S.A., attraverso il proprio direttore scientifico Dr Gabriel Vichera, ha sottolineato che tutte le procedure che hanno portato alla nascita dei cinque puledri si sono attenute a rigorosi standard etici e hanno dato priorità al benessere degli animali.