Roma, 22 Agosto 2024 – Dopo aver pubblicato le interviste ai quattro candidati alla Presidenza Nazionale della FISE, Duccio Bartalucci, Clara Campese, Marco Di Paola e Francesco Vergine, in vista dell’assemblea nazionale del 9 settembre prossimo, iniziamo oggi a pubblicare anche le interviste ai candidati alla Presidenza dei vari Comitati Regionali, le cui elezioni si terranno in momenti successivi. Iniziamo dal Lazio, dove la sfida elettorale vedrà opposti Marco Reitano e l’attuale Presidente Carlo Nepi.
Carlo Nepi nato ad Ascoli Piceno il 24 Luglio 1960. Già Presidente Regionale per due mandati (dal 2016), concorre con entusiasmo alla prossima Assemblea Elettiva Regionale che avrà luogo in data 16 settembre 2024 presso la Fiera di Roma, con l’intenzione di proporre progetti innovativi e continuare a perseguire obbiettivi e format già risultati vincenti.
1. Qual è la sua storia nel mondo equestre?
Io sono un appassionato da sempre, da quando ero bambino. Nonostante la mia famiglia non fosse propriamente dentro il mondo equestre, ho sempre avuto questa grossa passione.
Quando ero ragazzo vivevo nelle Marche, ad Ascoli Piceno che è la mia città d’origine, e frequentavo il circolo di Angelo de Angelis. Poi ho conosciuto mia moglie, Maria Gabriella Ascenzi e sono venuto a vivere a Viterbo; con lei, da sempre nel mondo dei cavalli sia come allevatore sia come partecipante a concorsi di salto ostacoli, ho ancora di più accresciuto la mia passione per questi animali eccezionali.
Ho iniziato a montare anche in concorso, da amatore; ho partecipato a categorie fino alla 135mt di salto ostacoli, e ho avuto l’opportunità di scoprire il mondo bellissimo degli Ambassador, fino a dedicarmi poi all’aspetto dirigenziale lasciando che la mia passione restasse un diletto.
Infatti a fianco di questa attività di pratica equestre c’è quella da dirigente, che inizia con la presidenza Brunetti; Giuseppe per me ha rappresentato un vero maestro, mi ha insegnato molto riguardo a questo mondo, a capire sia le dinamiche del CONI che le dinamiche della Federazione. Ho quindi iniziato il mio percorso con un primo mandato da Vice Presidente, in quanto sono stato il più votato tra i consiglieri.
Poi ho ricoperto per due mandati la carica di Presidente Regionale, quindi ora mi ricandido per il terzo mandato.
2. Quali punti forti la contraddistinguono per fare la differenza?
Quando ho intrapreso questa attività da dirigente ho visto che purtroppo, in un mondo meraviglioso come il nostro, che è un mondo sportivo, legato al cavallo, emergevano troppe divisioni, troppi solisti.
Invece il nostro, pur essendo uno sport che si fa da soli con il cavallo, può anche essere fatto in squadra, si può condividere insieme un sistema, si possono condividere insieme esperienze, strategie; io credo molto in questo, cioè nel fatto di condividere questo sport. L’intento è stato quindi di alleviare le animosità e le differenze cercando di tracciare una linea che potesse essere diversa, innovativa, che fosse percorribile da tutti.
Una linea che era quella dell’inclusione anche di un parere diverso dal proprio, allo stesso modo, oggi il mio messaggio è di cercare di vivere questa passione nel modo più sereno, più partecipativo e più coeso possibile.
3. Quale ambito/settore ritiene importante ma non ha ancora avuto modo di svilupparsi in maniera adeguata?
Credo che facciamo un po’ di fatica ancora nel far condividere alcuni obiettivi sportivi soprattutto per quanto riguarda il salto ostacoli pur in presenza di ottime individualità. Dobbiamo concentrarci di più sull’attività dei nostri giovani, sull’attività degli istruttori, improntando un sistema che porti poi a far emergere ancora di più i nostri ragazzi.
4. Quali sono le sue promesse ai tesserati?
Continuare a dare ascolto e voce a tutti. Per me ogni tesserato è una risorsa di questa Federazione, anche coloro che possono sembrare discordi: tutti offrono degli spunti per migliorare.
Quei tesserati che non sempre sono in accordo con la dirigenza, sono gli anticorpi per la Federazione , e vanno tenuti in debita considerazione.
Quello che mi impegno a fare è di dare voce e ascolto a tutti indistintamente.
5. In che modo pensa di poter migliorare il lavoro del comitato?
Il lavoro del Comitato può essere migliorato a mio avviso mostrando sempre di più la vicinanza ai nostri tesserati.
Il nostro Comitato, come tutti i Comitati Regionali, deve avere come obiettivo principale, sì di fare promozione sul territorio, ma soprattutto dare servizi al territorio, ai tesserati, essendo sempre molto disponibili. Questo significa essere presenti, essere vicini e offrire al meglio delle nostre possibilità i servizi agli utenti.
L’attenzione continuerà ad essere viva per tutti, anche coloro che con il digitale non hanno tutta questa dimestichezza, come me per esempio.
Cercheremo di concentrarci un po’ di più nel fare capire che molti servizi possono essere svolti in autonomia, questo non perché il Comitato vuole sottrarsi dai suoi compiti, ma semplicemente per facilitare le operazioni a tutti i nostri tesserati; su questo punteremo molto con un’opera di informazione verso l’utenza per far capire quali sono i servizi di cui è possibile usufruire in autonomia.
A livello di programmi abbiamo tante idee in cantiere, che vorremo sviluppare nel prossimo mandato.
Attualmente abbiamo un format sportivo a livello del Comitato Lazio che è ormai consolidato, circuiti regionali che coinvolgono tutte le discipline e che consentono di praticare lo sport anche con costi contenuti (rimanendo all’interno della Regione).
Allo stesso tempo stiamo elaborando nuovi progetti che sono quelli che la Federazione chiama “la terza velocità”, cioè tutto ciò che concerne l’inclusione, ovvero progetti con i diversamente abili, piuttosto che collaborazioni con associazioni no-profit.
Continueremo a puntare molto sulla promozione, sul territorio; il Comitato è cresciuto tantissimo in termini di tesserati e in termini di società affiliate, quindi proseguiremo queste attività.
Inoltre a me piacerebbe molto inserire sempre di più giovani all’interno delle dinamiche del Comitato Regionale, far capire come funziona, mostrare ciò che da fuori non si vede. Mi riferisco ad aspetti contabili, aspetti amministrativi, organizzativi. L’idea è di creare in futuro figure di dirigenti sportivi che siano informati sul funzionamento del Comitato, per avere consapevolezza di come va gestito.
Purtroppo con rammarico vedo ad oggi troppa improvvisazione, che porta ad errori di valutazione ed espressione.
6. Pensa che per il raggiungimento dei suoi obiettivi il Comitato abbia la dovuta libertà di manovra rispetto alla Federazione Centrale?
Si, senza dubbio. Tutto il consiglio ha svolto il mandato con la dovuta autonomia. É evidente che ci sono delle regole all’interno della Federazione, che rappresenta nella sua composizione nazionale l’organo di controllo di tutti i Comitati Regionali. É evidente che questo potere non può essere assolutamente compresso né limitato da nessuno quindi noi, per quanto riguarda la nostra gestione amministrativa delle risorse, abbiamo una libertà estrema.
Decidiamo senza vincoli come utilizzare le nostre risorse, e con una punta d’orgoglio le dico che siamo un Comitato che destina il 70% di tutte le risorse, che si compongono di una parte fissa (il contributo intrafederale) e una parte variabile (tutto ciò che viene dalla formazione, dalle tasse di iscrizione, ecc..), all’attività sportiva; il restante 30% serve a coprire le spese di funzionamento (l’affitto dei locali, piuttosto che spese dei collaboratori). Il Presidente e i consiglieri hanno deciso di prestare il loro servizio a titolo di volontariato al 100%, e di questo siamo molto fieri.
Siamo autonomi rispetto alla Federazione Centrale nel rispetto delle regole che stabiliscono l’autonomia e il controllo.
É di tutta evidenza che noi come consiglio del Comitato Regionale Lazio, ci siamo trovati in totale sintonia con la Presidenza e il Consiglio dell’Avvocato Di Paola; abbiamo lavorato in perfetta sinergia e quindi sinceramente, dal mio punto di vista personale, mi auguro che il Presidente Di Paola verrà rieletto; tuttavia tendo a precisare che il Presidente Di Paola non ha mai dato direttive sulla mia candidatura a Presidente Regionale, il mio consiglio ed io abbiamo sempre deciso di portare avanti la candidatura in autonomia.
7. Il suo Comitato sarà un tramite fondamentale tra i tesserati e i servizi offerti o sarà improntato più sul supporto per arrivare ad un’autonomia degli stessi?
Entrambi. Noi non faremo mai mancare i servizi.
Senza difficoltà e con soddisfazione le dico che sono sempre pronto a rispondere e risolvere le problematiche che i tesserati mi pongono, spesso e volentieri anche nel week end (giornate di concorsi). Continuerò come tutti i consiglieri e il personale del Comitato ad essere a disposizione dei tesserati; però, come già accennato, vorremmo iniziare un’opera di informazione efficace sull’utilizzo dei nostri servizi on-line che sono molto efficienti e molto validi: come l’ultima guida che abbiamo elaborato per l’utilizzo della procedura online di iscrizione dei cavalli ai ruoli federali .
8. In che modo pensa di avvicinare nuovi utenti al mondo equestre?
Con la promozione, che per il Comitato Regionale è una missione imprescindibile, è LA MISSIONE. Noi siamo sul territorio, abbiamo contatto con tutti quelli che sono gli appassionati del mondo equestre e non.
Continueremo l’attività promozionale come abbiamo già fatto in passato, con iniziative molto riuscite nei licei, o presso altre strutture.
Con l’aiuto anche di progetti che la FISE ha portato avanti con la collaborazione e i finanziamenti di Sport&Salute.
Andiamo fieri per esempio di un format nominato “Pony City”, progetto inventato da Fiona Hollis, nostra collaboratrice da anni.
Si è passati dal battesimo della sella, iniziativa esperienziale importante ma non completa, a questo format che invece fa cultura e piace molto, riproducendo la vita quotidiana del cavallo: dal suo ricovero in scuderia, passando per indicazioni sull’alimentazione, al grooming, fino a piccole dimostrazioni delle varie discipline, spiegando come può essere impiegato il cavallo sportivo.
É sulla cultura che noi ci battiamo, mostriamo come il cavallo vive con l’uomo, come viene accudito, come viene governato, curato e quanta attenzione diamo a quest’animale meraviglioso. Credo che sia importante non solo per chi si avvicina ai cavalli ma anche per chi ci guarda dal mondo esterno, poiché fin troppo spesso si parla a sproposito.
9. Che aiuto pensa di poter dare ai circoli della sua regione? prevede degli incentivi ai singoli, su quali basi?
I nostri circoli hanno sempre avuto il nostro sostegno e il nostro aiuto, viene da sé ricordare gli anni della pandemia, periodo di grande sofferenza. A tal proposito voglio ringraziare tutti i circoli, sia coloro che hanno beneficiato del contributo che il Comitato ha messo a disposizione, grazie anche al sostegno della Federazione Centrale, sia quei circoli che non ne hanno beneficiato preferendo venisse convogliato su circoli con più ingenti difficoltà.
Abbiamo assistito a grandi gesti di solidarietà da parte di tutti.
L’aiuto che possiamo dare ai circoli non deve essere interpretato solo come un aiuto economico, abbiamo 240 circoli e sarebbe difficile dare un aiuto significativo a tutti sotto questo aspetto.
L’aiuto che assicuriamo è quello di metterli sempre in condizione di affrontare tutte le sfide che si porranno sul nostro cammino, come per esempio il già citato Covid, la riforma dello sport, il problema dei trasporti dei cavalli, e tutte le altre problematiche che abbiamo superato insieme.
Noi ci metteremo a disposizione in questo senso, anche perché i presidenti dei circoli, che ormai, viste le nuove normative, possono definirsi piccole aziende, non hanno tanto bisogno di contributi una tantum che poi alla fine non risolvono i problemi che hanno, ma piuttosto necessitano di un’ente che sia al loro fianco, che li aiuti quando hanno problemi. E noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre per loro.
10. Con quali progetti intende sostenere gli obiettivi agonistici a livello regionale e nazionale?
Il format dei circuiti regionali funziona per tutte le discipline e lo manterremo, su quello non c’è alcun dubbio. Per ciò che riguarda il settore pony siamo la Regione con il più alto numero di partecipanti nelle gare dei trofei regionali, siamo arrivati ormai stabilmente a cinquecento pony per ogni tappa che organizziamo.
Sul dressage abbiamo dei buoni risultati grazie a questi circuiti regionali e grazie anche a una politica che punta molto sulla qualità di questa disciplina.
Sul salto ostacoli siamo una regione all’avanguardia con degli atleti formidabili; per quel che riguarda il completo abbiamo delle palestre eccezionali in regione e tante iniziative come gare di avviamento che avvicinano tanti nuovi bambini e ragazzi alla disciplina.
É una Regione sotto questo punto di vista fortissima, grazie anche alle tante scuole dedicate.
Nel trofeo pony primaverile di salto ostacoli abbiamo inserito un sistema di punteggi che qualificava maggiormente tutti quei ragazzi che si misuravano in prove di dressage e cross; dunque quei ragazzi che ampliavano il circuito concorrendo oltre che in salto ostacoli anche in queste due prove aggiuntive acquisivano maggiori punti, questo per incentivarli appunto all’avvicinamento al completo.
Anche il settore ludico è in forte crescita, lo conferma il fatto che la Regione Lazio ha avuto il più alto numero di partecipanti alle recenti Ponyadi .
Siamo presenti anche su tutte le discipline non olimpiche con ottimi risultati come nell’endurance (movimento in continua crescita) e anche nel reining.
Questi grandi risultati sono frutto di una riflessione che ha portato alla decisione di inserire all’interno del consiglio delle figure che conoscessero bene la disciplina che si voleva curare.
Parlando di numeri, al mese di Luglio 2024 il Comitato Regionale Lazio conta di 32 Scuole Federali di Equitazione, numero consistente pari solo alla Regione Piemonte.
Ho deciso di ricandidarmi e ringrazio tutto il Consiglio che, compatto e unito, ha deciso di seguirmi ancora in questa avventura.
Lo faccio con grande passione come tutti i miei collaboratori fanno. A noi piacerebbe portare avanti il lavoro che abbiamo svolto finora, abbiamo tanti progetti in cantiere, vorremmo crescere ancora di più seguendo la scia di questi anni.
Il nostro Comitato Regionale si pone in una situazione di assoluta credibilità a livello nazionale, vorremo continuare a far questo perché la passione è qualcosa di troppo forte per rinunciarci e quindi vogliamo continuare ad impegnarci e ad avere questo bellissimo rapporto con i tesserati e i circoli della Regione. Non voglio abbandonarli.
Vogliamo essere con loro, continuare ad assisterli ed è per questo motivo che noi ci ricandidiamo uniti e compatti.