Londra, 8 giugno 2020 – Una agente della polizia a cavallo inglese è rimasta gravemente ferita durante gli scontri del 6 giugno scorso avvenuti nella capitale britannica, in occasione della manifestazione organizzata dal movimento Black Live Matter per protestare contro l’uccisione di George Floyd.
Quello che voleva essere un atto di solidarietà in memoria di George Floyd, un cittadino americano di colore disarmato morto dopo che un agente di polizia di Minneapolis gli ha premuto per lunghissimi minuti un ginocchio sul collo impedendogli di respirare, è terminato in una rissa.
I manifestanti, radunatisi a Whitehall, a un certo punto hanno cominciato a lanciare bottiglie e biciclette verso gli agenti a cavallo.
Una di questi, dopo aver sbattuto contro un semaforo a causa dello scarto della sua monta provocato dal getto di oggetti dei manifestanti, è scivolata a terra.
Si trova ora ricoverata in gravi condizioni, con fratture alle vertebre e alle costole e con un polmone collassato ma non correrebbe pericolo di vita.
Il cavallo è arrivato illeso alle sue scuderie, non lontane dal luogo degli scontri, dopo aver sbattuto a terra diverse persone nella sua fuga incontrollata.
Cressida Dick, commissario del Metropolitan Police Service di Londra ha dichiarato di essere “…profondamente rattristata e depressa dal fatto che una minoranza di manifestanti sia diventata violenta. Il numero di aggressioni che abbiamo subito è scioccante, assolutamente inaccettabile”.
In totale gli agenti rimasti feriti negli scontri di Londra sono dieci.
Qui una recente notizia di cronaca sui controlli della polizia a cavallo in Italia