Bruxelles, 8 dicembre 2022 – Che fosse una grande appassionata di cavalli lo sapevamo già.
Ursula van der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha spesso partecipato a manifestazioni equestri anche in sella. Perché oltre ad essere una delle donne più autorevoli della politica internazionale è anche una discreta amazzone dilettante di lungo corso.
Ma quest’ultima notizia di cronaca la vede nelle vesti di semplice proprietaria e amica di una vecchia pony: Dolly, 30 anni, da una vita parte della sua famiglia.
Dolly è stata trovata morta nel suo paddock in Bassa Sassonia, evidentemente uccisa da canidi, lo scorso settembre.
Dagli esami del DNA ritrovato sui suoi resti è certo che l’attacco sia stato fatto da un lupo già noto per aver sbranato altri animali.
Così adesso van der Leyen, come una cittadina qualunque al centro di una dolorosa vicenda privata, ha scritto ad alcuni eurodeputati tedeschi membri della CDU, il partito dal quale proviene.
Da donna determinata quale ha sempre dato prova di essere van der Leyen, addoloratissima dalla fine della sua piccola amica, ha ricordato a questi eurodeputati che “gli Stati membri hanno notevoli possibilità di derogare alle norme” della direttiva Habitat sulla protezione dei lupi.
La lettera continua così: “Ai sensi dell’articolo 16 della direttiva, gli Stati membri possono adottare deroghe nell’interesse della sanità pubblica e della pubblica sicurezza”.
Precisando che l’esecutivo europeo “è pienamente consapevole dell’importanza di questo tema per molti cittadini dell’Ue e continuerà a monitorarne gli sviluppi”.
Il tema era comunque già caldo, e non solo per i tanti casi di cronaca simili.
La settimana scorsa “…gli eurodeputati di Lega e Fratelli d’Italia hanno avanzato la richiesta di modificare le liste delle specie protette dalla direttiva proprio per limitare i danni dei lupi”.
Chissà: forse in futuro cavalli e pony dovranno ringraziare Dolly.
I lupi un po’ meno.
Fonte: agenzia Ansa