Roma, 9 settembre 2024 – Marco Di Paola è stato rieletto Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri per il prossimo quadriennio olimpico 2025-2028: all’assemblea elettiva ordinaria svoltasi oggi alla Fiera di Roma ha ottenuto 7.130 voti, pari al 67,49 %.
I suoi rivali Duccio Bartalucci e Clara Campese hanno ottenuto rispettivamente 1.409 e 2.006 voti, pari al 13,34 e 18,99 %.
La conferma del Presidente uscente è stata il dato più importante di una lunghissima giornata elettorale, ma un altro elemento particolarmente significativo è stata l’affluenza altissima da tutta Italia, risultato di una grande voglia di partecipazione e condivisione che accomuna gli sport equestri in ogni angolo del paese, ma anche di una campagna elettorale lunghissima e intensa, in cui i candidati hanno saputo coinvolgere tutta la base del movimento.
L’affluenza è stata del 64 %, qualcosa non si vedeva da tanto tempo: 1.410 circoli erano presenti direttamente o per delega, per una percentuale del 78,25%. Una straordinaria risposta di entusiasmo, dedizione e partecipazione sulla quale costruire il futuro. E di futuro i tre candidati hanno parlato nella loro relazione pre-voto.
Duccio Bartalucci ha chiosato con un ‘riprendiamoci lo sport’ un intervento basato in parte sulla sua ferma opposizione alla votazione in presenza ‘sono contento di vedere una partecipazione così straordinaria, ma abbiamo sprecato risorse perché questa elezione si poteva fare a costo zero’ ed in parte sulla sua esperienza sportiva: ‘Ho fatto gare per 60 anni e ho vinto e anche perso: vi garantisco che, sia che vinciamo sia che perdiamo, continueremo a combattere per il cambiamento’.
Clara Campese, tradendo un pizzico di emozione nella voce, ha sottolineato come ‘ci abbiano sempre detto cosa dobbiamo fare, ma oggi finalmente decidiamo noi cosa vogliamo fare. Il cavallo è un compagno straordinario che nessuna delle altre 46 federazioni può vantare: partiamo dal cavallo, dalla sua eccezionale sensibilità, dalla sua disponibilità senza tornaconti e senza secondi fini, per impostare tutto il nostro lavoro e la nostra Federazione’.
Marco Di Paola, più esperto e sicuro nell’affrontare una sala strapiena, ha iniziato ricordando che la Fise ‘è l’ottava Federazione delle 47 del Coni, davanti alla ginnastica, al rugby ed al ciclismo. Abbiamo ereditato una Federazione con un debito mostruoso, grazie al lavoro ed alla programmazione del consiglio federale ci siamo tirati fuori da questa situazione e siamo la terza Federazione tra quelle europee per numero di eventi organizzati’. E poi ha centrato il nucleo del problema: ‘Noi abbiamo dei cavalieri straordinari: ci mancano i cavalli’, promettendo implicitamente di lavorare su questo fronte per accrescere i risultati sportivi, primo punto sul quale gli avversari lo attaccano.
Nella sua relazione in verità, il Segretario Generale Simone Perillo aveva messo in evidenza proprio questi risultati, partendo dalla Coppa delle Nazioni e dall’argento con bronzo di Sara Morganti alle Paralimpiadi di Parigi ed atterrando sui Children del dressage, su Camilli e sul completo qualificato alle Olimpiadi’. Sottolineando anche il grande risultato organizzativo della Federazione, a tutti i livelli, promozionale e di vertice, Perillo ha concluso citando il rinnovo della ‘sponsorizzazione di Rolex per Piazza di Siena come grande risultato di immagine e credibilità che ha messo in sicurezza il concorso più bello d’Europa’.
Non sono mancati momenti di tensione e l’aula stipata in ogni posto e con molte persone in piedi (è stato necessario aprire anche una seconda sala con monitor per non lasciare troppe persone in piedi) si è trasformata più volte in uno stadio, con tifo acceso, applausi e fischi già ai primi adempimenti burocratici del Presidente dell’assemblea, il notaio Antonio Matella.
C’era fin dall’inizio l’atmosfera delle grandi occasioni. Sia per l’attesa e la tensione della campagna elettorale, sia per il viaggio lunghissimo che molti accreditati hanno dovuto affrontare alla vigilia dell’assemblea con lo sciopero dei treni ed il maltempo inclemente, sia infine per le lunghissime file che fin dalle 9.30 si sono formate per l’accreditamento, visti i numeri imprevisti di affluenza. In pratica, l’assemblea è potuta iniziare soltanto dopo le 13, con un’ora di ritardo sulla seconda convocazione, per consentire alle persone in fila già da due ore di entrare in tempo per l’apertura dei lavori.
E in quella interminabile fila davanti al padigliore 10 della Fiera si sono alternati tantissimi tra i più bei nomi ed i personaggi più importanti e conosciuti degli sport equestri, pazientemente in attesa del proprio accredito: per fortuna, smaltito il nubifragio della notte, su Roma è tornato il sole e la bella vittoria di Varsavia assieme alle grandi imprese parigine di Sara Morganti hanno offerto argomenti validi per dialogare e ingannare l’attesa con un sorriso in più. Da Vittorio Orlandi a Lalla Novo, dai presidenti dei Comitati Regionali presenti praticamente al gran completo a molti cavalieri, istruttori, proprietari ed organizzatori, tutte le strade oggi hanno veramente portato a Roma, tra un pronostico sul possibile esito elettorale, una scommessa sul ballottaggio, un abbraccio ritrovato dopo tanto tempo, un sorriso e una pacca sulla spalla. Poi altre interminabili file per votare, in due turni, prima per il Presidente e poi per i Consiglieri Federali. Ha vinto Marco Di Paola. Ma alla fine con questa partecipazione e questi numeri hanno vinto gli sport equestri.