Prato, 6 gennaio 2021 – Sarà che grazie a Neri cominciavamo ad abituarci ai lieto fine, sarà che si spera sempre che alla fine i buoni vincano e vivano per sempre felici e contenti.
Ma questa volta non è andata così per Marcoré, un cavallo che viveva libero sulle pendici del monte Calvana e dintorni.
Era stato avvistato mesi fa con una grave ferita al fianco e una frattura ad uno degli anteriori, poi era sparito tra boschi e pascoli.
I volontari della Associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana (A.S.S.C) lo avevano finalmente ritrovato pochi giorni fa: chiaramente riconoscibile per la cicatrice sul fianco, era gravemente debilitato.
Hanno fatto tutto il possibile per cercare di aiutarlo a riprendersi e a un certo punto sembrava che ce l’avessero fatta.
Ma la situazione di Marcoré era evidentemente troppo grave e il giovane cavallo (si presume avesse circa 8 anni) ieri mattina si è sdraiato a terra per l’ultima volta.
Grande la tristezza tra tutte le persone che si erano prodigate per lui.
Marcoré era un cavallino coraggioso, ce la stava mettendo tutta per farcela e nonostante tutto il dolore era riuscito a regalare momenti intensi e preziosi a chi gli è stato vicino.
Perché chi combatte per la vita lascia sempre qualcosa di buono attorno a sé.
Non fosse altro il senso di quanto è preziosa, e di quanto ne sottovalutiamo il valore quando non abbiamo nulla che la metta in discussione.
Neri e Marcoré, allo stesso modo anche se con diversa fortuna, ci insegnano proprio questo: che la vita è bella, e vale la pena di combattere ogni momento per tenersela stretta.