L’Avana, 2 settembre 2020 – Ci sono situazioni dove la prudenza, in questi tempi da Coronavirus, non è mai troppa.
Così molto correttamente questi due signori cubani ippotrasportati, seduti vicini vicini, indossano le loro brave mascherine anti Covid-19 anche se sono all’aperto.
Un bell’esempio per tutti quelli che, anche in condizioni meno difficili di quelle che ci sono in un paese da decenni in forte crisi economica come Cuba, sottovalutano il pericolo per sé e per gli altri.
Mai abbassare la guardia, insomma: nemmeno se in mano hai le lunghe redini di un rudimentale (ma efficace) equipaggio: calessino fai-da-te, cavallino sauro che porta su di sé i segni di una povertà cronica e diffusa.
E’ magro e in alcuni punti mostra i chiari segni dello sfregamento di finimenti e stanghe su un costato privo di grasso o muscoli che possano proteggerlo: ma non possono fare molto di più, per lui, a Cuba.
Comunque lodevole l’attenzione alla salute propria e degli altri dimostrata da questo team, ammirevole vista la forzata limitazione di risorse dei cittadini cubani.
Ma si sa, le recenti notizie di cronaca italiana hanno evidenziato che l’attenzione alla salute propria e altrui non dipendono certo dalle più o meno fortunate condizioni economiche delle persone.
Sull’isola caraibica il governo locale dal 1° settembre ha imposto misure più restrittive per limitare la pandemia: nei prossimi 15 giorni coprifuoco dalle ore 19.00, divieto di lasciare la propria città e multe salatissime per chi non rispetta le regole.
Giusto per ripassare i fondamentali: qui il sito del Ministero della Salute sul nuovo Coronavirus, molto più utile dei vaneggiamenti negazionisti che abbondano ovunque.