Olbia, 22 gennaio 2022 – Il fatto è successo il 13 luglio del 2020, e se ne era parlato parecchio.
Quattro cavalli della Scuderia Clodia di Roma morti sul traghetto Moby Aki che da Civitavecchia li stava portando a Olbia.
C’è un aggiornamento sul procedimento penale, che resta al Tribunale di Tempio Pausania e vedrà citata in giudizio anche la compagnia marittima Moby, del cui gruppo faceva parte quel traghetto.
Lo ha deciso il gup Marco Contu, che si pronuncerà sulla richiesta di rinvio a giudizio per gli imputati nell’udienza fissata il 21 aprile aprile.
Sono coinvolti nel procedimento il comandante del traghetto, il primo ufficiale di coperta, l’allievo ufficiale di coperta, e l’autista incaricato del trasporto degli animali.
Non è stata accettata l’eccezione di incompatibilità territoriale avanzata dai difensori dei marittimi, i quali sostenevano che essendo iniziato il viaggio a Civitavecchia, il tribunale competente sarebbe dovuto essere quello appunto di Civitavecchia.
Alla richiesta si sono opposti l’avvocato difensore dell’autista e i legali delle parti civili.
I quattro cavalli erano diretti all’ippodromo di Chilivani, ma all’arrivo del traghetto a Olbia gli animali erano già morti a causa dall’eccessivo calore che si era sviluppato nel garage della nave dove avevano viaggiato.
Secondo le accuse della Procura di Tempio, tutte da provare, sulla nave non furono attivate le procedure necessarie per il trasporto in sicurezza dei cavalli.
Qui la fonte della notizia, e qui un’altra dei mesi scorsi sul caso