New York, 11 marzo 2021 – Erano lì dal 1962, una citazione di cultura sarda nel cuore della Grande Mela che allora stava investendo risorse e impegno per riqualificare l’area ai piedi delle Stephen Wise Towers.
Parliamo dei cavallini di Costantino Nivola, l’artista sardo che insieme all’architetto Richard Stein aveva realizzato uno spazio ricreativo in cui, sullo sfondo di una fontana, campeggiavano queste sculture.
Realizzate in cemento armato, citavano i cavallini a dondolo cari all’infanzia di ognuno di noi, raffinati con qualche richiamo allo stile orientale.
Ma adesso quella zona residenziale è oggetto di restyling, e i cavallini sono stati “smazzati” via.
Sì, proprio asportati in modo sembra non proprio delicatissimo e stivati in qualche magazzino.
Questa operazione ha destato l’indignazione di molti, compresa quella della Fondazione Nivola: a Orani cura il Museo dedicato all’artista, che a New York realizzò 21 progetti (17 quelli ancora esistenti).
Per questo la Grande Mela è considerata «la più grande raccolta delle opere pubbliche di Nivola».
Ma la Sardegna, offesa da questo smantellamento sembra poco accurato, a questo punto rivendica la maternità dei cavallini ripudiati Oltreoceano.
“Se alla città di New York non servono più, allora ce le restituiscano”, protesta Massimo Zedda, consigliere regionale dei Progressisti ed ex sindaco di Cagliari.
Anche l’Assemblea sarda ha protestato presso il ministero dei Beni culturali e alla presidenza del Consiglio dei ministri.
Michele Pais, presidente dell’Assemblea: “È un massacro che colpisce al cuore la nostra cultura. Lavoreremo per riportare in Sardegna quel che resta dei cavallinì di Nivola”.
“Dopo la mostra di Nivola ‘Figure in Field’ alla The Cooper Union nel 2020 e in attesa della mostra ‘Sandscapes’ al Magazzino Italian Art, questo atto di vandalismo istituzionale appare inspiegabile e scellerato” dichiara la Fondazione Nivola. “La riqualificazione delle torri, attesa e benvenuta, può e deve essere realizzata nel rispetto della storia e dell’arte”.
In corso da parte della famiglia dell’artista e delle istituzioni che ne promuovono il messaggio e la memoria un tentativo di contatto con i responsabili delle opere di restyling.
«Per provare a fermare la distruzione e a recuperare quanto già devastato».
Magari i cavallini di Nivola sbarcheranno in Sardegna, chissà?
Qui il sito del museo dedicato a Costantino Nivola, perché l’arte è qualcosa di sempre molto contiguo ai cavalli.