Bologna, 21 dicembre 2022 – Il Piano strategico italiano della Pac 2023 – 2027 (Politica Agricola Comune), approvato dalla Commissione europea il 2 dicembre, prevede un intervento che ‘accarezza’ anche il mondo dei cavalli.
La misura infatti è dedicata al sostegno degli allevatori custodi dell’agrobiodiversità. Ed è finalizzata in particolare a supportare quelli che si impegnano volontariamente nella conservazione delle razze minacciate di erosione genetica. La dotazione complessiva della Pac 2023 – 2027 è di 105 milioni di euro.
Lo ha evidenziato il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Luigi D’Eramo al question time alla Commissione Agricoltura della Camera.
Tra le razze interessate alla misura “Sra 14”, è compreso il Cavallo del Catria citato nell’interrogazione a risposta immediata di Davide Bergamini (Lega) e altri parlamentari interroganti.
Buonissime notizie anche sul miglioramento del benessere animale. Tra gli allevamenti interessati dalla misura “Sra 30” rientra anche il settore equino, ha precisato ancora il sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Riportiamo uno stralcio del testo della risposta a Bergamini da parte del sottosegretario Luigi D’Eramo.
«(omissis)…il settore equino può comunque beneficiare del sostegno della Politica agricola comune. In tal senso, il più importante degli interventi previsti è rappresentato dallo ‘Sra 30’ (ovvero miglioramento del benessere animale), finalizzato al sostegno degli allevatori che sottoscrivono una serie di impegni migliorativi delle condizioni di allevamento per la durata fino a 5 anni. Tra gli allevamenti interessati dalla misura rientra anche il settore equino. Per quanto riguarda infine le razze a rischio di estinzione, informo che il Psp 2023-2027 prevede un intervento dedicato, ovvero lo ‘Sra 14’ (sostegno agli allevatori custodi dell’agrobiodiversità), finalizzato a sostenere gli allevatori che si impegnano volontariamente nella conservazione delle razze minacciate di erosione genetica, con una dotazione complessiva di 105 milioni di euro. Tra le razze in questione è compreso anche il Cavallo del Catria citato dall’onorevole interrogante».
Fonte: Ansa