Palermo, 31 luglio 2021 – Ce lo chiedevamo giusto ieri, in coda alla notizia dei 10 vetturini denunciati a Roma per occupazione abusiva di 29 box all’Ex-Mattatoio usati per scuderizzare i cavalli delle botticelle.
Cosa faranno a Palermo dopo i due episodi di cavalli delle carrozzelle stramazzati a terra nelle ultime 48 ore? Questa era la domanda.
Risposta dalla cronaca: ieri i Carabinieri hanno controllato 7 equipaggi degli gnuri, i fiaccherai palermitani che effettuano trasporto per turisti con cavallo e carrozza.
Gli interventi sono stati effettuati in collaborazione con i colleghi del centro anticrimine natura e dei veterinari dell’Asp.
Risultato: uno di questi è stato multato perché non era in possesso di alcuna autorizzazione, né dei documenti sanitari del cavallo: la sanzione per lui è stata di 5.000 Euro.
L’uomo, un 72enne della Zisa, è il padre di un indagato per le corse clandestine di via Basile, al centro della cronaca la scorsa estate.
Sequestrati la carrozza il cavallo, Tancredi, affidato a un maneggio autorizzato.
Ha dichiarato il maggiore Carmine Gebiola, comandante della compagnia di Piazza Verdi: “Tutto l’anno controlliamo l’attività dei vetturini. Ma ieri, dopo quanto successo nei giorni scorsi con cavalli stramazzati al suolo per il caldo, abbiamo intensificato i controlli passando al setaccio il servizio di piazza effettuato con veicoli a trazione animale. Abbiamo verificato i calessi trainati da cavalli presenti nel centro, accertandoci che fossero rispettate le normative in vigore. Soprattutto nell’interesse e a tutela degli animali viste anche le elevate temperature recentemente registrate. Le attività di controllo proseguiranno nei prossimi giorni”.
Il comune di Palermo, tramite l’assessore ai diritti degli animali Toni Sala, nei giorni scorsi aveva annunciato un’ordinanza per regolare gli orari di servizio delle carrozze trainate da cavalli.
Ieri era in programma un incontro tra l’assessore e i rappresentanti dei vetturini palermitani.
Speriamo fortemente si trovi un accordo sugli orari di fermo e sulle temperature massime per i turni di lavoro per i cavalli.
Perché è del tutto evidente che due cavalli stramazzati al suolo in 48 ore, al lavoro in giornate in cui la temperatura era sui 40 gradi, gridano al cielo che c’è qualcosa che non va.
Se la categoria dei vetturini ha a cuore la propria onorabilità, deve essere la prima a preoccuparsi che i propri appartenenti facciano di tutto per rispettare al massimo le esigenze dei cavalli.
Altrimenti diventa impossibile difenderli.
Per inciso: non abbiamo notizie certe su nessuno dei due cavalli caduti nei giorni scorsi a Palermo.
Qui da la Repubblica la fonte della notizia, e qui l’articolo sui box sequestrati a Roma