Bologna, 12 marzo 2022 – Paul Schockemöhle, un uomo considerato una leggenda. Per le medaglie, l’allevamento, le prodezze che hanno regalato gioia a tutti gli appassionati. Un campione insomma. Ma non solo in campo. Da oggi anche nella vita.
In questi giorni infatti si apprende che il colosso del salto ostacoli mondiale abbia soccorso e condotto in Germania almeno 80 rifugiati dall’Ucraina. Per lo più donne e bambini, i profughi sono stati soccorsi al confine con la Polonia e condotti a Neustadt-Glewe, vicino all’allevamento di Schockemöhle, a 120 chilometri da Amburgo.
Lì, come si legge da fonti internazionali, le persone sono state accolte in un albergo. Le spese di tutto ciò, così come quelle del soccorso, del trasporto e degli alimenti, sono state totalmente prese in carico da Paul Schockemöhle. Il cavaliere ha dichiarato di aver avuto dall’hotel un prezzo agevolato data la situazione ma di avere tutte le intenzioni di continuare a sostenere economicamente i costi e spera di poter essere di ispirazione per chiunque pensasse di voler aiutare in un momento tanto difficile.
Tutto il mondo dell’equitazione, la FEI (Fédération Equestre Internationale) e la EEF (European Equestrian Federsation) in primo luogo, si sta impegnando per sostenere l’Ukrainian Equestrian Federation. Un hub per il soccorso è già stato predisposto in Polonia, ma la situazione resta critica: i trasporti sono difficoltosi e i mangimi scarseggiano.
A questo link https://helpukrainehorses.eu/ si ricorda che c’è la possibilità di aiutare in prima persona i cavalli e i cavalieri ucraini.
Perché se i cavalli sono al sicuro dalla guerra, lo sono anche i loro cavalieri.
Testo di Chiara Balzarini