Bologna, 4 ottobre 2020 – Con tutto l’entusiasmo di tornare in gara, l’esperienza dei partecipanti al Campionato di attacchi di Caravino, in Piemonte, è di quelle che rimarranno nella memoria.
In un inizio di autunno funestato dal maltempo nel nord Italia, il sito delle gare, vale a dire il Centro Ippico Lo Sperone di Caravino, nel Canavese, è tra i luoghi che sono stati più colpiti dai pesanti rovesci del weekend. E così è capitato che i concorrenti del Campionato nazionale di attacchi si trovassero ad affrontare una ‘gara’ del tutto imprevista per loro. Una gara niente di meno che contro la Dora Baltea.
La testimonianza ci arriva dalle parole di Matteo Orienti, concorrente presente al concorso che, in contatto continuo con il suo presidente regionale, il toscano Massimo Petaccia noto per essere sempre al fianco dei propri atleti in trasferta, ha vissuto con loro questo allucinante evento.
«Di solito la pioggia non ci impressiona – ha dichiarato Orienti – Mercoledì e giovedì avevamo fatto la ricognizione della maratona; il fiume si vedeva ma non sembrava così minaccioso. In realtà solo sabato mattina alle 6 mi sono accorto che i terreni erano leggermente allagati ma non conscendo il grado di drenaggio dei fondi e dato che pioveva non ci ho fato tanto caso. Alle 7,10 c’erano già 20 centimetri d’acqua e a quel punto ci hanno avvisato che la Dora era uscita. Da lì in poi è stato un delirio. Personalmente avevo le carrozze già caricate, quindi ho caricato il cavallo e ho cercato di uscire subito. L’acqua arrivava ai fari del van. Doveva essere circa 1,20 cm. Confesso che una volta alla guida mi sono davvero spaventato».
Un’altra testimonianza ci arriva da Emilio Gamba, anch’egli concorrente a Caravino con il plus di essere anche vigile del fuoco effettivo. «L’acqua è arrivata molto velocemente perché di fatto ha ceduto un argine a monte. Quindi in un attimo ci siamo ritrovati a mollo. I Vigili del fuoco e la Protezione Civile sono intervenuti tempestivamente con efficacia e abbiamo provveduto a spostare i cavalli in aree più alte rispetto a quelle direttamente interessate dall’esondazione. Alcuni sono riusciti a mettersi in strada prima che si raggiungesse il picco, altri invece sono stati ricoverati in attesa di una ripristinata viabilità che sta avvenendo oggi con difficoltà. Un grazie ai vigili del fuoco del comando di Ivrea, comitato organizzatore, forze dell’ordine, società autostrade e protezione civile per l’aiuto nell’evacuazione dai campi gara.».
Rispetto a quanto riportato dalla cronaca locale, le nostre fonti dirette hanno chiaramente specificato che tutti i cavalli sono stati tempestivamente portati all’asciutto e che non hanno corso reali rischi per la loro vita. Ad assisterli, tra gli altri, anche il veterinario Fise del dipartimento attacchi Giacomo Botticini
Per quanto riguarda driver e staff, alcune persone sono state messe in sicurezza con l’ausilio di gommoni che hanno aiutato a contenere i rischi.
«Con l’acqua non si scherza – ha sottolineato Orienti – e devo ammettere che ho avuto paura. Nonostante il peso del van, ho avuto la percezione esatta che l’acqua avrebbe potuto spostarci in qualsiasi momento».
Tanta paura quindi, danni alle cose ma alla fine ‘lieto fine’ per un evento che, nonostante l’allerta meteo arancione che interessava l’area già da giorni e nonostante l’apertura della sala della Protezione Civile piemontese h24 – sintomo inequivocabile di preoccupazione – è stato inizialmente forse sottostimato.
I VIDEO(Grazie a Matteo Orienti)
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LE FOTO (©MOrienti e EGamba)