Bologna, 27 febbraio 2024 – Dieci anni e tre mesi di reclusione. È questa la pena che i giudici della V Sezione penale del tribunale di Milano hanno stabilito per il 73enne che tra il 2021 e il 2022 si è reso responsabile dell’abietto crimine di abuso sessuale su due allieve minorenni.
La vicenda ha per scenario un centro ippico della cintura milanese, a Pioltello, dove l’uomo rivestiva l’incarico di presidente e istruttore. L’uomo era stato arrestato nel marzo del 2022, quando le ragazzine erano riuscite a rompere il muro della paura e parlare con i genitori che avevano immediatamente sporto denuncia. «Se lo racconti a qualcuno, ti tolgo il tuo cavallo preferito». Così l’uomo minacciava le sue vittime. Imponendo il silenzio e soprattutto giocando sul privilegio del suo ruolo di istruttore nonchè sulla fragilità delle due giovanissime vittime.
Durante il processo, l’uomo si è difeso negando ogni addebito. E semmai sostenenedo che le vittime avrebbero avuto motivi personali per accusarlo. Ma la corte, dopo lunghi e accurati accertamenti e indagini, si è pronunciata per una pena detentiva di oltre 10 anni. Validando così tutte le accuse delle due coraggiose ragazze che con la loro denuncia, tra l’altro, hanno impedito che qualcun’altra potesse dover subire la stessa sorte.
La Fise contro le molestie
La vicenda di Pioltello rimane, condanna a parte, un fatto grave. Gravissimo. Una macchia che sporca in maniera significativa il mondo equestre e, più in generale, dello sport. Oltre all’inimmaginabile danno procurato alle ragazze, si aggiunge quello subito da una intera categoria che da tempo sta già lavorando sulla produzione di ‘anticorpi’ idonei ad annientare ogni comportamento criminale di questo natura nel proprio ambito.
Solo pochi giorni fa, in occasione della giornata contro le molestie nel mondo dello sport, Marco Di Paola aveva pronunciato parole molto nette. «La FISE vuole continuare nella sua opera di sensibilizzazione su una tematica, quella delle molestie, su cui abbiamo da sempre riposto grande attenzione. La nostra è stata la prima Federazione a ‘metterci la faccia’ e a fare luce su un argomento che resta, comunque, sempre molto delicato. Il nostro impegno nei confronti di questa materia è e resterà costante».
Parole che, dopo la sentenza di Milano, acquistano il valore di un impegno sempre maggiore: le nostre ragazze vanno protette. Le nostre ragazze hanno il diritto di divertirsi in maneggio senza correre il rischio di subire violenza o molestie. Soprattutto da parte di chi dovrebbe coltivare la loro crescita come un prezioso fiore
Una precisazione doverosa
Ricordiamo che alla Cascina Saresina di Pioltello coesistono due realtà equestri distinte e separate. La principale fa capo al Centro Ippico Elefantino, completamente estraneo ai fatti. L’altro era il Circolo Ippico Sperone d’Oro, ora chiuso, al tempo presieduto proprio da colui che è stato condonnato a dieci anni e tre mesi dal Tribunale di Milano.