Bologna, 29 giugno 2022 – Dopo l’ordinanza romana di Gualtieri sulla limitazione all’attività delle botticelle a causa del caldo intenso, anche in altre parti d’Italia si stanno adottando provvedimenti analoghi.
A Pisa, per esempio, entra oggi in vigore l’ordinanza che vieta fino al 15 settembre, dalle 11.30 alle 16.30, la circolazione delle vetture pubbliche a trazione animale.
«Non possiamo consentire che i cavalli che trainano carrozze piene di turisti siano fatti lavorare nelle ore più calde di questa estate torrida». Queste le parole che il il sindaco Michele Conti pubblica sulla sua pagina Facebook. E aggiunge: «Per me, come per molti cittadini e rappresentanti delle associazioni, la tutela degli animali è una priorità».
Era stato il deputato Edoardo Ziello a sollecitare il provvedimento. «Usare i cavalli per trainare le carrozze piene di turisti, durante queste giornate caratterizzate da un caldo infernale – ha scritto Ziello sulla sua pagina Fb – è una vera e propria crudeltà che, nella mia città (Pisa), patria di culture e civiltà, non può essere tollerata».
Il parlamentare ha riferito anche di essersi «confrontato con alcuni rappresentanti delle categorie economiche» e di avere poi chiesto a Conti «di emanare, quanto prima, un’ordinanza restrittiva che limiti ancora di più della legge l’orario d’esercizio dell’attività nel periodo estivo» chiedendo però uno stop orario più lungo (dalle 11 alle 19). «L’importante – ha concluso Ziello – è il segnale chiaro che deve essere dato. Per me il benessere degli animali è prioritario».
Un tema davvero divisivo
Nel frattempo, il dibattito tra le municipalità che vedono i cavalli impegnati nei propri centri storici e i gruppi più sensibili al benessere animale si sta facendo altrettanto rovente… Su un tema per il quale vanno considerate le necessità di tutti e sul quale invece molto spesso si diventa facili prede dell’emozione.
Del resto, il gran caldo è davvero un tema che riguarda tutti i cavalli. E tutte le attività che svolgono.
Per questo, da più voci arrivano sempre maggiori richieste di provvedimenti e normative che governino in maniera sovraregionale il tema. Qualcosa che vada oltre l’ordinanza individuale.
«Non sarebbe meglio una ordinanza nazionale che detti le stesse regole per tutti»? chiede Roberta Ravello, presidente di Horse Angels, affidando anche lei la sua domanda ai social…
Staremo a vedere.