Varsavia, 2 gennaio 2024 – Mai dire mai, quando si tratta di utilità e capacità pratiche.
Perché anche uno ‘strumento’ (o meglio ‘compagno’) considerato spesso obsoleto come il cavallo può tornare utile negli scenari bellici moderni, come sta accadendo in Polonia.
Dove nei giorni scorsi, oltre a radar e altre tecnologie all’ultimo grido, sono tornate utili anche le pattuglie a cavallo.
Nello specifico, quelli delle forze di difesa territoriale che hanno preso parte a un’operazione di ricerca di possibili elementi di un oggetto entrato nello spazio aereo della Polonia orientale il 30 dicembre 2023.
La zona è quella a est di Zamosc, una città fondata nel 1580 dal ricchissimo e colto Jan Zamoyski per farne la capitale dei suoi vastissimi possedimenti.
Zamoyski aveva studiato a Padova, e affidò il progetto della sua città ideale all’architetto padovano Bernardo Morando.
Il centro storico rinascimentale di Zamosc si è perfettamente conservato ed è uno dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Il Comando operativo delle forze armate polacche (DORSZ) ha riferito che un oggetto non identificato è entrato nello spazio aereo del paese dal confine ucraino. Il fatto è accaduto la mattina del 29 dicembre.
I radar polacchi e alleati lo hanno tracciato sino a un certo punto, quello in cui si presume sia caduto a terra.
In quella zona, vicina al Parco Nazionale di Roztocze ricca di foreste e laghi ma dove i sentieri sono scarissimi il cavallo ritorna utilissimo e pratico, più di qualsiasi automezzo.
Zamosc si trova a una ottantina di kilometri dal confine ucraino, e a un centinaio da quello bielorusso.
E purtroppo questa volta nessuno ha pensato che l’oggetto volante non identificato fosse un Ufo.