Bari, 14 gennaio 2023 – Era qualche mese che non arrivavano notizie del genere dalla Puglia, e ne eravamo felici.
Poi qualche giorno fa la disillusione, il solito dolore che ti prende a immaginare tutto: a Gioia del Colle la notte dell’Epifania hanno rubato quattro cavalle Murgesi dalla scuderia di Gregory Ancelotti.
Si chiamano Lavanda, Lola, Lisa e Maya En: le prime tre di sette anni, la quarta 6.
Tutte con Gregory e la moglie Donatella da quando erano solo puledre, svezzate da loro e diventate ormai parte della famiglia, ognuna con i propri piccoli, affezionati amici tra i tanti bambini e bambine che frequentano il centro ippico.
L’appello di Gregory e Donatella ci ha colpiti, e abbiamo voluto raggiungerli almeno telefonicamente per avere qualche informazione in più sul furto e sulla loro realtà.
Gregory, voi siete di Verona: come e quando siete arrivati in Puglia?
“Eravamo venuti molti anni fa a fare uno spettacolo qua in Puglia, ho lavorato molto in questo settore con Antonio Giarola. Poi circa sette anni fa un allevatore di cavalli delle Murge ci ha detto ‘Ma non volete provare a rimanere qua, a lavorare?’ E noi abbiamo pensato ma sì, dai, facciamo questa nuova esperienza con il cavallo Murgese: è stata una bella esperienza siamo stati tante volte a Italialleva per Fieracavalli. Poi abbiamo aperto qui un centro nostro, concentrandoci sulla scuola di equitazione: qui c’è molto da fare in questo senso, c’è molta voglia di stare con i cavalli anche per via della forte tradizione locale”.
Anche le cavalle Murgesi che vi hanno rubato hanno lavorato negli spettacoli?
“Sì, e proprio venendo dallo spettacolo ed avendo molta esperienza non avevano paura di niente, e per questo sono molto amate da tutti i nostri allievi. Sono diventate umane (come dicono in Puglia per i cavalli che hanno una grande capacità e voglia di collaborazione con l’uomo, n.d.r.) tant’è che ogni ogni bambino ormai aveva la sua cavalla preferita. E adesso non soffriamo solo noi, ma anche loro”.
Quando e come è avvenuto il furto?
“E’ successo la sera dell’Epifania. Noi avevamo finito di lavorare ed eravamo stati invitati a cena da alcuni amici. Siamo siamo usciti verso le 18.30,/19. Abbiamo le telecamere a casa e in scuderia, le abbiamo controllate come al solito ma davano tutti che era offline, però a volte succede e non ci siamo preoccupati, oltretutto eravamo in una zona dove il campo è quasi assente. Siamo tornati a casa alle 23, non stiamo mai tanto in giro perché comunque a quell’ora ricontrolliamo tutti i cavalli nei loro box. Siamo arrivati a casa e io vedo che dal contatore esterno dell’ENEL mancava il lucchetto, e ho pensato subito male: mi moglie ipotizza che lo abbia dimenticato aperto io, ma ricordo bene sono 4 mesi che non lo apro quel contatore. Vado a fare il giro di controllo in scuderia: la prima fila di box bene, anche la seconda…poi vado nel capannone dove ci sono le cavalle. Dove dovrebbero esserci le cavalle: ma era vuoto. Lì ho sentito la doccia fredda, e capito cosa era successo: loro avevano la porta aperta del capannone dal lato della letamaia, per uscire ed entrare quando volevano nel paddock . Qualcuno le ha prese da lì e le ha portate via”.
Sono le uniche ad essere sparite?
“Si, dall’altro lato ci sono tanti cavalli Spagnoli ma non li hanno toccati”.
Non è facile dire qualcosa che conforti chi sta attraversando un forte dolore, ci proviamo in qualche modo perché immaginiamo la disperazione di chi si vede portare via degli animali cui è tanto affezionato, con il pensiero latente che abbiano oltretutto fatto una fine orrenda.
Il tentativo è goffo, sembra una goccia così piccola in un mare di dolore.
“Grazie, è già un conforto” ci dice Gregory, “anche una piccola parola ti dà il conforto di andare avanti. E in questa situazione ho capito quanto è importante cercare comunque di essere vicini a chi soffre. Sai, noi siamo Testimoni di Geova e andiamo spesso a confortare le persone che hanno subito un lutto ed è solo adesso, trovandomi dall’altra parte, che capisco quanto è importante anche una piccola parola al momento giusto”.
Speriamo veramente tanto che questa esperienza non vi tolga l’entusiasmo per il vostro lavoro.
“No, certamente no. Per noi è una cosa che fa parte della nostra vita, era anche il lavoro di mio padre: lui era artiere in una scuderia di cavalli da trotto a Mantova, io ci sono nato dentro questo lavoro, in mezzo ai cavalli che ogni giorno ci insegnano qualcosa di nuovo. Questo facciamo e questo faremo, è un lavoro che abbiamo dentro questo”
E alla fine è questo l’unico modo di annullare la cattiveria e il dolore che nascono da queste esperienze: non farsi cambiare, non lasciare che la tua vita e il tuo modo di guardare il mondo vengano modificati.
“Dio vede e Dio provvede, noi crediamo in questo affidarsi a Lui”.
Gregory Ancelotti ha scritto che c’è una ricompensa per chi darà notizie utili al ritrovamento di Lavanda, Lola, Lisa e Maya En: speriamo con tutto il cuore che queste dolcissime ‘more’ possano tornare tra chi vuole loro bene.
Il messaggio di Gregory a chi ha portato vie le sue cavalle:
Rubati dalla gente che non conosce il significato di amore, di amicizia e di rispetto. Che magari ogni sera tornano a casa, fieri di se e dei guadagni che si procurano truffando e ingannando le persone, e che si siedono a tavola con la loro famiglia, che non sa nemmeno di avere in casa un mostro…..RICORDATI QUESTO: L’UOMO RACCOGLIE CIO CHE SEMINA e un giorno ti farà così paura il tuo riflesso nello specchio che vorrai scomparire dalla faccia della terra. Ti auguro di provare tutto il dolore che hai provocato agli altri e di pagare ogni lacrima versata da chi si sente mancare il cuore perché non ha più il suo amico a fianco. Queste meravigliose cavalle erano per noi come bambine. Le abbiamo cresciute e insegnato a fidarsi dell’uomo…si fidavano persino di te, che le hai tolte dalla loro casa. Vergognati.
“Si prega chiunque ha delle informazioni di contattarmi al più presto possibile. Hanno un enorme valore affettivo per noi e per tutti i nostri allievi. E’ garantita la ricompensa per chi le dovesse ritrovare. Il nostro telefono è 3479492369”.