Roma, 17 maggio 2021 – Cavalli romani addetti al trasporto ippotrainato turistico senza uno straccio di regolamento a proteggerli?
E’ il pasticciaccio (brutto) che potrebbe capitare dopo che la seconda sezione del Tar Lazio ha accolto il ricorso presentato dai vetturini contro il nuovo regolamento approvato dall’Assemblea capitolina.
Regolamento che prevedeva il trasferimento delle predette botticelle in alcune ville storiche, come Villa Pamphilj e Villa Borghese, e altri parchi urbani.
E’ l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a renderlo noto: ma quale è la motivazione alla base del provvedimento?
Per i giudici amministrativi, Roma Capitale non ha predisposto “idonee soluzioni a permettere agli operatori del servizio di adeguarsi alle nuove previsioni, favorendo l’agevole transito verso e dalle aree assegnate, mediante l’istituzione di zone di ricovero dei cavalli e dei veicoli a trazione poste nelle immediate vicinanze se non all’interno delle aree stesse ovvero la previsione di incentivi economici all’acquisto di idonei autoveicoli di trasporto”.
Quindi Roma Capitale avrebbe detto a vetturini, cavalli e botticelle “Andate là, non girate più da questa parte” ma non avrebbe fatto assolutamente nulla dal punto di vista logistico e organizzativo per rendere possibile la cosa.
Fa quindi notare Rita Corboli, delegata dell’Oipa di Roma: “Ora il Comune deve correre ai ripari, e prima che scoppi il caldo. Non si capisce perché l’Amministrazione, pur avendo avuto anni per redigere il testo, che a detta degli autori era ‘a prova di Tar’, abbia invece approvato un documento facilmente attaccabile, che ora il giudice amministrativo sospende”.
L’effetto peggiore di questo pasticciaccio?
Che adesso non c’è più nessun regolamento valido, visto che “il nuovo Regolamento a tutela degli animali, che andrà in Assemblea per l’approvazione la prossima settimana, prevede l’abrogazione degli articoli che tutelano i poveri cavalli delle carrozzelle. Proprio in considerazione dell’attuazione del Regolamento delle botticelle ora sospeso dal Tar”.
Occorre quindi colmare questa grave lacuna con un emendamento che mantenga questi articoli e le relative sanzioni.
Altrimenti il rischio, secondo l’Oipa, “…è vedere di nuovo i cavalli lavorare sull’asfalto bollente dell’estate romana, con temperature proibitive e senza neppure l’attuale pausa dalle 13.00 alle 17.00”.
Fonte della notizia: Askanews