Roma, 16 novembre 2020 – C’è modo e modo fare le cose: e alcuni modi sono più simpatici di altri.
Metti le pattuglie della Polizia a cavallo necessarie per controllare il rispetto del distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione individuale per arginare il Coronavirus.
La Polizia di Stato le svolge nelle aree verdi e nei centri storici delle città con agenti a piedi, in bicicletta, in macchina e ovviamente in sella.
Quest’ultima soluzione garantisce una igienica distanza tra militi e cittadini: per forza, c’è di mezzo tutto l’agente….con la criniera!
E ha un effetto collaterale positivo che non ha a che fare con il potere dissuasivo.
Perché i cavalli fanno sempre simpatia, e i cittadini fermano continuamente le pattuglie ippomontate per un selfie da mandare agli amici.
Quando mai si vede qualcuno che chiede la foto ricordo agli agenti iha n automobile?
Non c’è niente da fare: i cavalli hanno sempre quel qualcosa in più.
Anche quando si tratta di aiutarci a ricordare che questa pandemia la possiamo fermare solo noi, con comportamenti responsabili e buon senso.
Rispettiamo le regole previste nella nostra zona, evitiamo assembramenti e mettiamoci la benedetta mascherina.
Aiutiamo il personale sanitario e le strutture ospedaliere ad aiutarci evitando inutili rischi di contagio.
I comportamenti da furbetti faranno male prima di tutto, a noi stessi e ai nostri cari.
Qui un video di alcune pattuglie della Polizia a cavallo al lavoro nella Capitale, ai giardini di Villa Borghese e Villa Ada oltre che sul litorale.
Il video l’abbiamo presa da qui, il sito di Corriere Città