Bologna, 24 dicembre 2020 – Ce lo siamo domanti tante volte: com’è possibile che cavalli vengano ‘custoditi’ abusivamente nel cuore di una città senza che nessuno se ne accorga o senta il bisogno di fare una denuncia. Non è possibile che si possa pensare che sia una cosa normale. Eppure è un evento che continua a ripetersi in alcune città del sud che stanno da tempo guadagnandosi un tristissimo primato in tal senso e una pessima reputazione.
Questa volta (per l’ennesima…) è toccato a Catania e al popoloso rione San Cristofolo. E ciò che fa ancora più rabbia è la casualità con cui è stata fatta questa scoperta.
Tutto parte infatti dall’intervento delle forze dell’ordine nel contesto di un servizio coordinato dal Comando Provinciale di Catania dell’Arma in cui i carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti per un furto aggravato di energia elettrica. L’esito del blitz ha portato all’arresto di una ventiseienne attaccata abusivamente alla luce.
Proseguendo nella perquisizione, i militari hanno trovato dell’altro e denunciato per detenzione abusiva di armi e proiettili un 55enne. E di ‘altro in altro’, si è arrivati fino alla perquisizione di una stalla abusiva, dove sono stati trovati due pony e un cavallo.
Gli animali, per i quali è intervenuta la Asp 3 di Catania, erano privi di microchip, libretto sanitario e test di coggins e sono stati affidati immediatamente all’Istituto di Incremento Ippico di Catania. Difficile immaginare la loro storia, Meno difficile immaginare invece quale avrebbe potuto essere il loro destino.