Nella campagna di Scicli, nella Sicilia sud orientale, c’è una grandissima tradizione per i cavalli. Una tradizione sana, che niente ha a che vedere con l’illecito e le corse clandestine. Si tratta dei cavalli che appassionatissimi privati tengono al meglio delle loro possibilità nelle campagne che lambiscono la costa. Luoghi sapientemente resi famosi dal genio del regista Sironi nella serie televisiva del Commissario Montalbano, una delle perle di Andrea Camilleri.
E tra un muretto a secco, uno scorcio di blue e uno di verde (le campagne iblee in questa stagione hanno gli stessi colori dell’Irlanda), molti tengono il proprio cavallo. Di cui sono fieri e che esibiscono con orgoglio. Quasi sempre anche con buona competenza.
Una tradizione insomma. Che vede in cavallo a fianco dell’uomo in molte feste sentitissime, come La Cavalcata di San Giuseppe che quest’anno si svolgerà a Scicli dal 19 al 23 marzo. Una parata di fiori, cavalli e arte nel cuore del barocco siciliano.
Eppure, può capitare che una maglia di questa idilliaca armonia possa spezzarsi e lasciare spazio a un dolorosissimo imprevisto.
Nel weekend, un quarantaquattrenne di Sclicli è stato morsicato dal proprio cavallo che stava accudendo in campagna, in contrada Spinazza a Donnalucata.
Un morso al braccio di quelli seri. Che ha richiesto l’intervento del 118 chiamato dall’aggredito stesso e il successivo ricovero in ospedale.
I medici del “Maggiore-Baglieri” di Modica hanno effettuato un primo intervento e sottosposto il malcapitato a terapia antibiotica ma non si esclude che sarà necessario un successivo intervento – in questo caso a Catania – di chirurgia plastica.
Al momento non sono chiare le dinamiche dell’incidente né cosa possa aver scatenato la reazione aggressiva dell’animale. Che in quanto predato, ricorre all’aggressione (morsi e/o calci) prevalentemente quando – a torto o a ragione – crede di essere in pericolo.