Bologna, 13 gennaio 2025 – Tre incendi in 14 mesi. È questo il drammatico report per una scuderia irlandese che proprio a capodanno, nell’ultimo rogo, ha perso anche un cavallo.
Horan Stud Farm con base a Claregalway, nella contea di Galway, pare non avere pace. E le 1600 anime che abitano Baile Chlair – questo il nome del paesino in gaelico – sono alquanto preoccupate della sequenza di incendi che a questo punto sembrano essere dolosi.
Dopo il primo evento, lo scorso ottobre, i più maliziosi avevano ipotizzato un ‘pasticcio’ con le assicurazioni. La stessa vox populi era circolata in occasione del secondo incendio, lo scorso novembre. A questo punto però il quadro, sempre terrificante quando si tratta di incendi in scuderie, cambia completamente.
Nel rogo di capodanno, l’allevatore Owen Horan (HSF Cardento Royal) ha rischiato di perdere molti dei suoi ‘gioielli’. Se non fosse stato per il coraggio degli Horan, che si sono fatti strada tra una cortina di fumo per mettere in salvo i cavalli, il bilancio già funesto, sarebbe stato ben peggiore.
«Mia figlia e il suo compagno vivono vicino e sono corsi subito. Quando hanno aperto la porta della scuderia il fumo era talmente fitto e nero che non si vedeva nulla. Hanno davvero rischiato la vita per mettere in salvo i cavalli. Avrebbero potuto morire… Il compagno di mia figlia è finito in ospedale per le esalazioni».
Purtroppo il pony grigio per il quale, solo la sera prima, la nipotina di Owen stava cercando un nome, non ce l’ha fatta. Ustionato gravemente anche un altro cavallo, ora in condizioni critiche.
Un incubo che non finisce
Come dicevamo, con questa sarà la terza volta che Owen Horan deve ricostruire le strutture del proprio allevamento. «L’ultimo attacco è avvenuto solo lo scorso novembre. Avevamo appena ricostruito un nuovo ricovero, qualcuno ha rotto il lucchetto, è entrato e ha dato fuoco al van bruciando anche metà del tetto nuovo».
In passato, ancora prima degli incendi, gli Horan hanno denunciato diversi atti di vandalismo nei confronti delle strutture del loro allevamento. Dalle finestre rotte ai cavalli fatti scappare dai paddock.
«La mia famiglia vive nel terrore – ha raccontato Horan alla stampa irlandese. – Mia moglie è convinta che la prossima a bruciare sarà la casa. Mia figlia è perfino stata seguita fino a casa poco tempo fa… Le cose stanno davvero peggiorando di volta in volta e temo per la vita dei miei…».
La polizia della contea sta investigando e diversi rilevamenti sono stati fatti sulla scena dell’ultimo incendio. È anche stato fatto un pubblico invito alla popolazione a partecipare alle indagini e segnalare qualsiasi movimento sospetto che sia stato notato intorno all’allevamento degli Horan la notte di capodanno.
Mentre si attende che possano arrivare informazioni, ciò che è invece prontamente arrivato fino alla porta di casa Horan è stata la solidarietà dei vicini.
«Si sono mobilitati in tutti i modi. Sono arrivati con i trattori per darci una mano a sgomberare le macerie» ha raccontato Owen Horan. Lo Springmount Riding Club ha lanciato anche una raccolta fondi su GoFundMe per ricostruire il centro dopo questo ennesimo rogo.
Con un obiettivo fissato di 5mila euro, la raccolta fondi è arrivata velocemente oltre a 30mila, evidenziando tutta la generosità del popolo equestre irlandese.