Bologna, 22 settembre 2022 – Oggi per chi ce la mette sempre tutta a difendere i cavalli (e gli animali in genere è davvero una giornata molto triste.
Cominciamo con il ‘caso piemontese’, un sequestro di 174 animali con risvolti tecnico-legali molto complessi che hanno interessato, con due differenti procedimenti, ben due procure, quella di Novara e Biella.
Alla fine di un complicato e articolato iter, la procura di Biella ha disposto il dissequestro dei 174 animali che erano stati sequestrati il 18 agosto dai carabinieri forestali di Pray intervenuti insieme all’Asl di Biella.
In pratica, agli animali, nonostante gli sforzi delle associazioni di tutela del benessere intervenute, non hanno potuto essere sottratti al proprio triste destino. Al quale tra l’altro sono giunti o giungeranno dopo inutili e crudeli sofferenze.
Le associazioni Rifugio Miletta Odv e Horse Angels Odv si erano attivate immediatamente e già a partire dal 12 settembre avevano presentato in procura le prime istanze di cambio di custodia giudiziale gratuita, che a oggi sono per 44 animali.
«Non ci sono parole per commentare tale decisione, evidentemente si sono ignorate le ragioni che avevano convinto i carabinieri forestali e l’Asl di Biella a porre sotto sequestro preventivo gli animali in seguito alle numerose morti riscontrate» questa la dichiarazione a caldo di Alessandra Motta di Rifugio Miletta Odv.
«Profonda è la delusione nei confronti delle istituzioni che, dopo averci contattato per trovare casa agli animali, avrebbero potuto almeno consentirci di accasare le 44 creature per le quali era stato trovato affido». Queste le parole di Roberta Ravello presidente di Horse Angels Odv.
Le associazioni Horse Angels Odv e Rifugio Miletta Odv, difese dagli avvocati Annalisa Gasparre del Foro di Pavia e Antonella Lobino del Foro di Novara naturalmente non si fermeranno qui. Hanno entrambe già espresso infatti la volontà di continuare a cercare giustizia per gli animali.
Purtroppo il triste elenco non finisce qui
Sempre nelle ultime settimane si erano nuovamente accesi i riflettori sui cavalli abbandonati di Prato Cipolloso. Ricordiamo che da luglio a oggi, i puledri di cui si ha notizia ritrovati a terra nella zona di Santa Marinella sono stati diversi. E la situazione di grave abbandono in cui versano gli animali è tutt’altro che risolto. A parte la pulizia e la riattivazione di qualche fontanile, non è stato fatto molto altro… «A distanza di un paio di mesi a fronte dell’abbandono di cavalli, che si è verificato in anni, non in settimane o mesi, non è ancora partito un censimento del numero di soggetti bisognosi di aiuto e una campagna di identificazione. Diversi puledri sono morti di malattia e stenti, in una zona del vasto territorio a uso civico abbastanza vicina al mare, arida, dove, ancora in questa stagione dell’anno, c’è poca erba. Nè è partita una campagna di identificazione dei soggetti abbandonati per trovare una soluzione al loro stato di negletti. Forse qualcuno dimentica che per la legge italiana l’abbandono degli animali nel territorio è reato. Per ogni capo che viene inserito nei terreni dell’Ente Agrario di Allumiere è necessario procedere con la registrazione» ha dichiarato Roberta Ravello che ha poi aggiunto «L’unico passo avanti è che almeno ora abbiamo il numero del fascicolo e il nome del pm. Dati necessari per potere organizzare una difesa legale per questi animali».
E di difesa c’è certamente bisogno visto che purtroppo ci giunge la notizia – accompagnata con tanto di certificato veterinario – che Creatura, il cavallo ritrovato a terra il 17 settembre, è deceduto. Niente lieto fine per questo sfortunato puledro che il 19, due giorni dopo il suo ritrovamento, non ce l’ha fatta. Il puledro fortemente debilitato, alla fine è stato stroncato da una colica.