Bologna, 15 marzo 2022 – Il sentimento mondiale è il mare pervasivo della solidarietà. In questi giorni, con i venti di guerra che spazzano le case di tutti coloro che assistono alle immagini di distruzione da fuori, non c’è persona che non abbia provato questo sentimento. E si sia interrogato. Non tanto su chi abbia torto o ragione. Ma piuttosto su come fare smettere tutto ciò. Su come aiutare. Anche solo animali e i cavalli.
Le inziative si moltiplicano. Abbiamo visto il ‘cartello’ delle associzioni italiane e ora riceviamo il comunicato di un altro player del terzo settore nostrano, Horse Angels, capitanato da Roberta Ravello. Lo riportiamo integralmente.
LA NOSTRA PICCOLA GOCCIA NEL MARE DELL’UCRAINA
Horse Angels è riuscita a creare un contatto diretto con una scuderia in Ucraina per fare arrivare una piccola donazione. Aiutateci ad aiutarli. L’elenco delle strutture che chiedono aiuti diretti cresce e più che di qualsiasi cosa c’è bisogno di far arrivare donazioni sui conti correnti di coloro che sono rimasti. Così che possano provvedere alle esigenze più immediate
Per chi guarda una guerra dal di fuori è facile cadere nel tranello delle emozioni. Spesso, di contro, è difficile trovare un modo per aiutare davvero chi ne ha bisogno, rispondendo alle reali necessità del momento. E quindi si rimane lì, un po’ sospesi: tra le immagini e le notizie della Tv e il desiderio di poter davvero fare qualcosa che arrivi davvero dove ce ne è bisogno. E poi si mettono in fila le priorità. Proprio come su una nave che affonda… Prima le donne e i bambini. Poi tutto il resto, animali compresi.
C’è chi fugge, chi rimane per combattere e chi, semplicemente, rimane perché non può andare via. E proprio quest’ultima categoria che comprende persone, cose e animali è quella che oggi, secondo quanto ci sembra di capire, ha più bisogno di essere sostenuta.
Perché in una guerra manca tutto.
Manca l’acqua, il cibo, le medicine, l’energia. O meglio, quasi tutto si può comprare ma manca il circolo dell’economia che permette di guadagnare e spendere denaro.
È riflettendo su queste tematiche, sulla difficoltà di mandare aiuti in Ucraina, sulla distanza che impone costi di trasporto proibitivi che Horse Angels ha deciso di optare per il canale forse più banale ma sicuramente efficace: spedire denaro.
In modo sicuro, a persone certe, per fini conosciuti.
Ma anche questa semplice operazione non è affatto scontata… L’Ukarina è fuori dal circuito Sepa. Le banche sono chiuse, i bancomat sono bombardati… Fortunatamente però i bonifici online sono possibili e accettano i trasferimenti di denaro. Almeno la prima volta, c’è da ‘smanettare’ un po’ prima di riuscire a capire come fare, ma con un po’ di tenacia ci si riesce.
Noi abbiamo trovato Olena. Il suo riferimento era sulla lista Sos della Federazione Ucraina. L’abbiamo contattata. Ci siamo scritte. Ci siamo fatti dire cosa le serviva.
Olena è di una città della quale preferiamo non fare il nome. E non viene via perché là ci sono i suoi cavalli. Non può spostarli tutti e quindi sta con loro. La sua richiesta di aiuto era per 10.000 hryvni, l’equivalente di poco più di 300 euro. È quello che serve per ora per dare da mangiare ai 20 cavalli di cui si occupa.
Mandando denaro con un bonifico sul suo conto, anche senza passaggio di vera moneta, lei può fare bonifici per i fornitori che, a loro volta, possono portarle ciò che serve per dare da mangiare agli animali.
Al momento lei ha quindi raggiunto l’obiettivo. Ma di nomi sulla lista degli Sos ce ne sono tanti. E chi volesse può donare anche attraverso il canale di Horse Angel che sarà solo felice di mettere a disposizione l’esperienza acquisita nelle transazioni extra-Sepa e rendicontare ogni singolo aiuto trasmesso.
Olena ci ha mandato la foto di uno dei suoi cavalli. Non sappiamo se risalga a prima dell’inizio di questa follia o se sia stata scattata in questi giorni. L’unica cosa che sappiamo, guardandola, è che potrebbe essere davvero uno qualsiasi dei nostri cavalli. Tutti potremmo essere al posto di Olena…
Per informazioni, richieste o contatti: [email protected] – whatsApp 0547403662
L’ippodromo della guerra
Notizia ancora più recente è quella in cui Horse Angels ci segnala di aver aperto un ulteriore canale diretto. Questa volta con l’ippodromo di Kiev. Che al momento ospita circa 350 cavalli. I combattimenti, per quanto in rapida evoluzione, sono a 25 km dall’ippodromo e i cavalli al momento sembrerebbero relativamente al sicuro. Ci sono agricoltori locali in grado di fornire gli alimenti e tutti hanno proprietari che se ne occupano direttamente sulla pista o da remoto.
In merito alla possibilità, ora improbabile, di creare una qualsivoglia forma di spostamento degli animali, fanno sapere dall’ippodromo che non c’è un passaggio sicuro garantito dal confine occidentale a Kiev. Al momento, qualsiasi espatrio di cavalli da Kiev è pericoloso per la vita degli autisti e dei cavalli stessi. Ragione per cui i proprietari stanno cercando di utilizzare le riserve domestiche.
Sono 15 le scuderie che alloggiano più di 350 cavalli all’ippodromo di Kiev. Tutte hanno persone che si stanno prendendo cura dei propri cavalli. Inutile però specificare che l’ippodromo di Kiev ha risorse economiche limitate. Anche in virtù del fatto che non tutti i proprietari stanno riuscendo a far pervenire denaro per il mantenimento dei cavalli. Molti non riescono fisicamente a mettersi in contatto. Molti non hanno più disponibilità di denaro. Altri potrebbero essere rimasti vitime del conflitto.
Così la direzione dell’impianto, nella persona di Viktor Bukreev, ha deciso di rivolgersi alla comunità internazionale in cerca di aiuto.
Allo stesso tempo, l’ippodromo comincia ad accogliere nuovi cavalli che vengono evacuati dai volontari dalle aree del fronte. Insomma, la situazione è molto critica…
A livello internazionale, i primi aiuti sono già arrivati. C’è stato, ad esempio, il trasporto di 1,8 tonnellate di mangimi dalla Svezia grazie a un’iniziativa privata di un ippodromo a Gelsenkirchen, in Germania. La Krafft, sempre in Germania, ha poi organizzato un programma di acquisto ‘sospeso’ di foraggio da consegnare in Ucraina…
E così, anche Horse Angels ha deciso di provare ad aprire un canale diretto con questa realtà. Per fornire una ‘seconda goccia nel mare dell’Ucraina’. L’associazione ha contattato Olga Bondar, vicedirettrice dell’ippodromo di Kiev, con la quale è stato stabilito un primo piccolo invio di denaro.
Per chi volese contribuire direttamente, le coordinate bancarie dell’Ippodromo di Kiev sono le seguenti:
Destinatario: Kp Kyev Hipodrom
IBAN Code UA653052990000026003016225868
BIC SWIFT PBANUA2XXXX
Chi invece volesse ‘aiutare ad aiutare’ può rivolgersi agli stessi indirizzi di Horse Angels segnalati per Olena.