Bologna, 21 maggio 2022 – Dopo il plauso al Veneto che ha proprio in questi giorni riconosciuto al cavallo una ritrovata dignità precludendo la possibilità di ‘usarlo’ come premio nelle sagre paesane, doccia fredda dalla Sicilia. E per di più da uno dei luoghi con la più radicata tradizione popolare equestre: San Fratello.
Alla procura di Patti sono arrivate ben 17 denunce per altrettante persone, tutte a piede libero. In occasione della festa patronale avrebbero partecipato a una sorta di ‘palio’ tradizionale, esitato nella morte di un cavallo.
Secondo gli inquirenti, alcuni tra i molti cavalli che avrebbero partecipato alla tradizionale sfilata dei devoti, sarebbero stati sottoposti a maltrattamenti. E la sfilata stessa avrebbe esitato in una corsa non autorizzata, nonostante le prescrizioni specifiche e preventive, imposte dalla questura di Messina.
L’intera vicenda si sarebbe svolta alla luce del sole… E sotto gli occhi di tutti – telecamere comprese – nell’ambito dei festeggiamenti religiosi dei patroni “Dei tre santi’. E proprio grazie all’occhio ‘elettronico’ gli uomini dei Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra sarebbero poi stati in grado di identificare i responsabili e i più facinorosi.
Un danno gravissimo
Purtroppo, nonostante fossero presenti sul posto, gli uomini delle forze dell’ordine hanno dovuto limitare il proprio intervento per non creare disordini. E scongiurare così che ulteriori incidenti potessero coinvolgere altri cavalli o persone. Nonostante ciò, le indagini sono però continuate, fino ad esitare nelle attuali denunce, ora al vaglio delle procedure di legge.
In definitiva un altro pessimo esempio e, oltre al gravissimo episodio del cavallo deceduto che getta una pesante ombra su San Fratello, un danno di immagine irreparabile.
È notizia di questi minuti che Horse Angels, associazione di tutela legale per gli animali, ha già dato mandato all’avv. Marino per avviare l’iter per la tutela legale del povero cavallo deceduto. Affinché non venga dimenticato.