Budapest, 19 dicembre 2023 – E’ sempre il momento per un bel regalo, anche se questo forse non si può realmente annoverare tra quelli ‘di Natale’ quanto tra quelli diplomatici, antico uso tra poteni delle varie nazioni dai tempi più antichi.
Comunque sia il dono di cui stiamo parlando è davvero bellissimo: uno splendido cavallo Nonius. Che il Primo Ministro ungherese Viktor Orban ha donato al Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan.
Il suo nome è Aristocrat, Erdogan ha ricambiato con una fiammante automobile. Orban si è lasciato andare a una battuta sul suo profilo X, ‘Il miglior affare della mia vita: in cambio di un cavallo ne ho ricevuti 435!”
Sì, quello della poltrona negata alla signora Ursula van der Leyen in visita alla Turchia come presidente della Commissione europea nel luglio del 2021.
L’omaggio è avvenuto ieri all’ex Monastero Carmelitano di Budapest, nel contesto del viaggio diplomatico del presidente turco in Ungheria.
Curioso che, tra le tante magnifiche razze ungheresi , abbiano scelto proprio un Nonius come dono.
La razza infatti discende da uno stallone Anglo-normanno francese, Nonius per l’appunto.
Venne catturato a Rosières-aux-Salines, in Lorena nel 1812 da un ufficiale ungherese al seguito dell’esercito austriaco durante le guerre napoleoniche.
Al di là delle motivazioni si tratta comunque di un cavallo che rappresenta a una razza celebre, amatissima in Ungheria (e non solo) per il carattere amichevole, docile e disponibile oltre che per le oggettive qualità fisiche.
Un nobile mezzosangue, tardivo ma molto longevo, robusto e affidabile.
Sicuramente un gesto d’altri tempi: e sono ben lontani quelli delle Guerre ottomano-ungheresi, che videro la disgregazione del Regno d’Ungheria spartito proprio tra la Turchia e gli Asburgo.
Molto utile per ricordare che anche le guerre più terribili hanno un termine.
Sempre troppo lontano comunque, visto che in effetti la vittoria di Solimano il Magnifico sugli ungheresi è del 1522.
E siccome non riusciamo proprio a farci gli affaracci nostri: ma un bel Murakoz, no?