Bologna, 26 agosto 2024 – Dalla segreteria del candidato alla presidenza Fise Francesco Vergine, riceviamo e pubblichiamo il comunicato in cui il candidato rinuncia alla corsa elettorale.
«Dopo un confronto costruttivo con il Presidente Marco Di Paola, il candidato Francesco Vergine ha ritirato la propria candidatura alle elezioni nazionali della Federazione italiana Sport Equestri, ritenendo utile proseguire l’esperienzapresso il comitato regionale della Puglia. L’analisi ampiamente positiva della gestione del Presidente in carica, il riscontrato elevato apprezzamento e sostegno del corpo elettorale a Di Paola ed il suo convincente programma elettorale, L’impegno di quest’ultimo a continuare nella valorizzazione delle competenze dei comitati regionali con un loro concreto coinvolgimento nella politica federale hanno condotto Francesco Vergine a convergere sulla candidatura del Presidente uscente. È apparso necessario formalizzare la rinuncia per consentire agli elettori di avere un quadro chiaro dei candidati all’assemblea del prossimo 9 settembre, anche considerando l’imperscrutabile proposta dei candidati Bartalucci e Campese che, da un lato, esaltano la trasparenza, ma dall’altro siglano accordi tra di loro anche sui candidati consiglieri da ‘divudere’ in caso di vittoria. Considerando che vi sono almeno 15 candidati al consiglio nazionale riferibili al duo Bartalucci / Campese a fronte di 7 posti e che – salvo smentite degli interessati – l’accordo prevederebbe 4 consiglieri al candidato eletto e 3 al perdente, ci si chiede: 1) se l’accordo prevede che i candidati consiglieri non scelti da Bartalucci e Campese debbano ritirare la propria candidatura e, in tal caso, quando sarà formalizzata la rinuncia, anche al fine di consentire agli elettori di avere un quadro chiaro PRIMA delle elezioni; 2) se tutti gli altri candidati (cioè, quelli non scelti) sono consapevoli di tale accordo e che, di conseguenza, la loro candidatura non è reale (poiché, o perdono o in caso di vittoria non saranno loro ad essere eletti); 3) quali saranno i criteri di scelta dei sette candidati. Poiché la trasparenza deve essere applicata e non proclamata sui social, Vergine comunica sin d’ora – e, dunque, ben prima del 9 settembre – il proprio ritiro dalla competizione nazionale e la sua piena condivisione del programma di Di Paola, invitando tutti gli elettori a convergere sulla candidatura del Presidente uscente».