Bologna, 5 maggio 2022 – La domanda sorge spontanea: che cosa c’è che non va tra la gente di Acate e i cavalli? Eppure la Sicilia è una terra di grande tradizione allevatoriale ed equestre…
Nonostante ciò, c’è ancora chi non riesce a vedere la differenza tra un cavallo e un monopattino. Tanto che entrambi sono i premi messi in palio per la riffa della festa di San Vincenzo Martire, festeggiato proprio il prossimo weekend nella cittadina del ragusano.
Appena la notizia ha iniziato a girare, si è sollevato lo sdegno delle associazioni vocate alla tutela del benessere animale. Con più di una ragione.
Accantonando (ma solo per un attimo) l’aspetto etico di una scelta così poco ponderata, non si può esimersi dal riflettere sul futuro di una animale senziente, messo in palio come se fosse una pentola o un micro-onde.
Chi si aggiudicherà il biglietto vincente dove terrà l’animale? Il cavallo è non dpa?
Già perché le cronache sono piene di interventi su stalle abusive o sulla macellazione di soggetti privi di identificativo di filiera…
Intervenire a posteriori è sempre un lavoro in più… E in questo caso facilmente prevenibile.
In merito alla questione è entrata Horse Angels, che con una nota ha avanzato precise richieste.
“La Sentenza del Consiglio di Stato n. 6317-’04, vieta di utilizzare qualsiasi animale vivo come PREMIO-VINCITA-OMAGGIO.
E non si capisce perché così poche Regioni abbiano adeguato la propria normativa regionale in tale senso, attraverso la Legge Regionale di tutela degli animali da abbandono e maltrattamento.
La Legge Regionale deve creare un chiaro divieto di offrire in omaggio animali come vincita di gioco, o a qualsiasi altro titolo, nell’ambito di attività commerciali, giochi e spettacoli, come già avviene in Regioni evidentemente a normativa più avanzata per la tutela animale, qui citiamo Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Toscana.
La Sicilia è una tra le regioni in cui si regalano più equidi nelle lotterie di paese, e dove ogni anno, a ogni lotteria, sorge il problema del destino finale dell’animale vivo regalato a chiunque lo estragga in sorte come premio, anche non proprietario regolamentare di codice di stalla per equidi, o persona in grado di poter mantenere l’equide in struttura conto terzi (maneggio).
Nel caso di Acate, con estrazione il prossimo weekend, Horse Angels chiede alla Regione Sicilia di adeguare la propria normativa al resto delle Regioni più progressiste di Italia, e vietare definitivamente che esseri senzienti possano essere regalati come premi di lotterie.
Inoltre, Horse Angels chiede al sindaco di Acate, di intervenire urgentemente affinché il cavallo venga registrato ‘non dpa’ e si facciano controlli sul fatto che il luogo in cui andrà a vivere disponga di un codice di stalla regolare”.
E nel frattempo – ma è quasi una nota di colore – pare che il parroco di Acate si sia dissociato dall’infelice iniziativa…