27 gennaio 2021 – Nel 2015 in Gran Bretagna erano state ben 350. Sembravano già un obiettivo straordinario. Ma nel 2020, l’anno della pandemia, soprattutto durante la seconda ondata, si è fatto anche meglio. Si è raggiunto il numero record nelle adozioni di 356.
Secondo i dati della World Horse Welfare, questo è il numero dei cavalli che nell’anno più brutto dal Dopoguerra a oggi, sono stati oggetto di adozioni e hanno trovato, attraverso i programmi di re-homing, una nuova casa e nuovi padroni pronti a prendersi adeguatamente cura di loro.
Cosa spinga in tempi tanto incerti, in momenti economici tanto difficili e complessi a compiere il bel gesto è un tema tutto da indagare. E del resto, allocare oltre 350 cavalli presso persone selezionate, controllate e certificate non è semplice soprattutto in tempi di ristretta mobilità. Ma evidentemente, una forte determinazione batte qualsiasi difficoltà.
Per il momento ci limitiamo a gioire per tanta generosità nei confronti dei nostri amici a quattro gambe e a fare molti comlimenti agli operatori dell’associazione che di sicuro hanno dimostrato che non si sono fatti mettere ‘le pastoie’ dalla pandemia.
La cosa ancora più straordinaria è che il record di adozioni riguarda principalmente cavalli che non possono ‘essere usati’. Ovvero stiamo parlando di 356 tra puledri, ponini o cavalli ‘senior’.
Tutti animali quindi che non verranno neppure impiegati sotto la sella e faranno a lungo la vita dei ‘cavalli da compagnia’ nella bella campagna inglese.
Grazie a questo importante obiettivo messo a segno tra la gioia dello staff, la World Horse Welfare si conferma come una delle associazioni dedicate al rescue degli equidi più attive in Gran Bretagna.