Bologna, 2 novembre 2023 – Un passo significativo anche se forse compiuto per ragioni diverse. È quanto si registra a Kufri, una località a forte connotazione turistica che si trova nel distretto di Shumla, in India.
L’omologo indiano del Ministero per la tutela e in controllo delle foreste ha sancito la severa restrizione del numero dei cavalli utilizzati per portare i turisti – considerati anche loro troppo numerosi – in passeggiata sulle colline di Kufri fino al Mahasu Peak.
Anche in questo caso, così come per il sovraffollamento dei Brumbies australiani, il campanello d’allarme suona per una questione di tutela ambientale. Pare che l’habitat naturale intorno a Kufri sia stato fortemente deturpato. Alterato dalla presenza di un numero eccessivo di cavalli a causa dell’andi-rivieni imposto dalle troppe passeggiate offerte ai turisti. In realtà un tracciato non lunghissimo, un’esperienza in sella di massimo 40 minuti, e tuttavia molto impattante sull’ecosistema.
Per valutare la situazione, gli indiani hanno dapprima istituito una commissione che ha condotto approfonditi studi. Alla fine dei quali è emerso che una popolazione di 1029 cavalli è troppo numerosa per Kufri. Secondo gli esperti, il numero di equidi sostenibile per la zona deve servire al massimo 217 turisti al giorno. Da qui la stretta imposta per decreto.
Un altro aspetto da considerare…
Fermo restando che resta da capire e vigilare su cosa accadrà degli equidi in ‘eccedenza’, va detto che questo provvedimento arriva a contenere un’attività che ha per molto tempo lucrato in maniera indiscriminata sullo sfruttamento dei cavalli secondo l’abbietta pratica che da noi viene definita ‘da affittacavalli’.
Secondo quanto raccontato da molti turisti occidentali che hanno partecipato a queste ‘passeggiate’, i cavalli non sarebbero affatto tenuti in buone condizioni. Lavorerebbero sotto il peso dei turisti per troppe ore al giorno, senza le dovute soste né un’alimentazione idonea.
C’è solo da sperare che ora, con una cifra calmierata di 217 turisti al giorno, si lavori anche sulla qualità della vita dei cavalli che dovranno essere impiegati.