Bologna, 22 giugno 2021 – Tra i suoi difensori e i suoi detrattori, la presenza del lupo in molte parti d’Italia è un dato di fatto. Così come il suo essere carnivoro e predatore. Tutti elementi di cui – nonostante la pessima pubblicità di Cappuccetto Rosso – non ha sicuramente colpa. Ma che tuttavia non mancano certo di impensierire gli allevatori dei classici predati.
E tra questi anche i cavalli.
In Regione Piemonte stanno cercando di conciliare l’esistenza di tutti…
Dopo il bando che prevedeva risarcimenti per gli allevatori che avevano perso capi di bestiame a causa dell’aggressioni di animali predatori, ne arriva uno dedicato alla prevenzione.
Predisposto dall’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, quello odierno va a favore degli allevatori piemontesi per la richiesta di contributi per l’attuazione di sistemi di protezione del bestiame dai lupi e carnivori.
«Prosegue il sostegno ai nostri allevatori piemontesi colpiti dalle predazioni del lupo – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa -. Dopo l’apertura nel mese di maggio del bando per il risarcimento diretto dei danni causati dal lupo, arrivano gli aiuti per i sistemi di difesa del bestiame per garantire agli allevatori la possibilità di mantenere il bestiame al pascolo».
Le domande di aiuti si riferiscono alla stagione di pascolo 2021 per i seguenti sistemi di protezione attivati dagli allevatori:
- recinzioni per il ricovero notturno del bestiame;
- almeno due cani da guardiania (esclusivamente razze Cane da pastore Maremmano-Abruzzese, Cane da montagna dei Pirenei);
- custodia del bestiame o recinzioni per l’intera area di pascolamento;
- dissuasori faunistici che rilevano l’avvicinamento di animali e persone alle zone di ricovero/pascolo.
C’è da augurarsi che quello della Regione Piemonte sia un esempio che seguiranno anche in altre regioni…