Firenze, 26 agosto 2021 – E’ in pieno svolgimento a Stadl-Paura, in Austria, il Campionato Europeo Haflinger 2021: 330 discendenti del mitico Folie da 12 nazioni diverse, un successo che cresce a ogni edizione.
Dal Dressage agli Attacchi, dal salto ostacoli al Trail, dal Reining al Completo passando per Westerm Pleasure, Horsemanship. Ranch Riding e Salto in libertà: tutti sport dove gli Haflinger tirano fuori il meglio di sé.
Tutto declinato per fasce di età dei cavalli, giovani e adulti.
Da dove nasce questa ricchezza di talento?
Ovviamente dalla selezione fatta dagli allevatori: di seguito un approfondimento del direttore Associazione nazionale allevatori cavallo razza Haflinger Italia, Stefano Zuliani, sul progetto presentato dalla associazione e finanziato dal Ministero MIPAAF per il triennio 2020-2023, nell’ambito delle azioni previste dal PSRN con la misura 10.2 relativa al mantenimento della biodiversità.
“Nel 1971 nasce l’Associazione nazionale alla quale è stata affidata la gestione del Libro Genealogico d’Origine della Razza, nato nel 1974. Dal 2000, l’Associazione prenderà il nome di Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo di Razza Haflinger – Italia (ANACRHAI). L’obbiettivo dell’Associazione è di tutelare, migliorare e promuovere una delle razze autoctone più rappresentative del Paese: il Cavallo Haflinger appunto notoriamente originario dell’Alto Adige – Sud Tirolo.
L’Italia detiene un patrimonio genetico zootecnico della biodiversità equina tra i più ricchi al mondo.
Per questa ragione il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) ha finanziato, dal triennio 2016-2019, il progetto “Innovazione e Biodiversità per gli Equidi” detto EQUINBIO, attingendo al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). Il progetto nazionale ha l’obbiettivo generale di ampliare e salvaguardare il patrimonio delle razze equine ed asinine autoctone italiane. ANACRHAI insieme alle Associazioni Nazionali ANAM (razza maremmana), ANACAITPR (razza TPR) e ANAREAI (Associazione Nazionale Allevatori Razze Equine e Asinine Italiane) hanno deciso di collaborare per partecipare al nuovo bando 2020-2023 con un nuovo progetto che si propone la salvaguardia e l’utilizzo sostenibile delle risorse genetiche delle razze italiane, valorizzandone l’unicità, il limitato impatto sull’ambiente e il loro forte legame socio-culturale con il territorio di origine e non solo.
Il MIPAAF ha valutato le progettualità presentate dai proponenti ed ha ritenuto di finanziare per il triennio 2020-2023, il nuovo progetto denominato EQUINBIO.2.
Possiamo quindi illustrare una sintesi del lavoro che caratterizzerà questo triennio di attività di ANACRHAI.
L’Haflinger è infatti tra tutte, la Razza autoctona italiana con il numero maggiore di soggetti.
Ed è presente su tutto il territorio nazionale oltre alla zona di origine. Nonostante l’ampio numero di soggetti che compongono la popolazione negli ultimi dieci anni si sono registrati cali significativi nelle nascite di puledri e nei soggetti valutati numeri accompagnati da una eccessiva concentrazione nelle scelte dei riproduttori utilizzati negli accoppiamenti, con conseguente erosione delle biodiversità genetica.
Sarà proprio questa consapevolezza a caratterizzare alcune delle azioni contenute nel progetto proposto da ANACRHAI.
Un secondo tema di questo progetto è la raccolta dei dati riguardo il benessere animale, per studiare la sua possibile correlazione con l’ambiente di allevamento. Sono state previste e definite delle schede di rilevamento all’interno delle quali oltre a nuovi tratti morfologici (testa, dorso, arti) sono stati aggiunti campi per la raccolta di dati sulla zona geografica e la struttura di allevamento di ogni soggetto, un questionario sanitario e la rilevazione del Body Condition Score (BCS). Si tratta di un metodo di valutazione dello stato di forma dell’animale attraverso un punteggio con una scala di valori da 0, che corrisponde a molto magro (cachettico), a 6, molto grasso.
Viene data anche importanza alla segnalazione di difetti importanti come anomalie dello zoccolo (ad esempio lo zoccolo Rampino), deformazioni importanti di arti e appiombi, i difetti nella dentatura come brachignatia (mandibola più corta) e prognatia (mascella più corta), criptorchidismo (mancata discesa dei testicoli) ed ernia ombelicale.
Oltre ai dati “ambientali”, vengono anche raccolti dati biometrici come la lunghezza della spalla, la circonferenza del collo oltre alle rilevazioni del colore del mantello e a quelle già previste dal Programma genetico.
La richiesta del mercato è un fattore che influenza molto la selezione nella razza Haflinger basti pensare che dal modello brachiomorfo si è passati dal 1980 ad un modello mesomorfo. La richiesta oggi tende verso un animale più leggero e adatto ad attività ludico-sportiva, un’evoluzione netta rispetto all’utilizzo prettamente agricolo dell’Haflinger.
La selezione sta puntando quindi su animali ben staccati da terra, dalla struttura leggera, la testa espressiva, la correttezza di arti e appiombi e caratterizzati da docilità e collaborazione con chi li maneggia.
Sono stati quindi inseriti due sezioni per il rilevamento del temperamento e del carattere dell’animale. La prima sezione valuta il nervosismo, l’eccitabilità, la facilità di avvicinamento alle persone e la cooperazione nel lavoro. Nella seconda, troviamo la valutazione del carattere partendo dalle reazioni durante le fasi delle misure biometriche, a stimoli acustici o visivi e durante la valutazione del triangolo. Viene impiegata una scala da 10 a 1, dove 10 corrisponde al massimo in positivo e 1 al massimo in negativo. Ad esempio durante la misurazione dell’altezza al garrese: 10 corrisponde ad un animale senza difese e con la massima fiducia in chi lo maneggia, 0 un animale che fa difesa o tenta addirittura la fuga.
La conservazione della variabilità genetica risulta fondamentale vista la forte selezione effettuata negli ultimi anni.
A causa dell’andamento economico generale e la minore richiesta dal mercato di soggetti giovani, si è registrata una diminuzione importante nelle nascite annuali, nel 2020 il numero è sceso 587 nati. La riduzione delle nascite comporta inevitabilmente una diminuzione della variabilità dei caratteri. A questo fenomeno si aggiunge la perdita di importanti linee di sangue tradizionali, che sono state accantonate per i loro caratteri meno adatti alle richieste del mercato moderno, preferendo animali di tipo più leggero. Dal capostipite della razza, Folie, discendono i 7 stalloni che diedero origine alle 7 linee di sangue: linea A dallo stallone Anselmo, linea B da Bolzano, linea S da Stelvio, linea M da Massimo, linea ST da Student, linea N da Nibbio, linea W da Liz Willi. Con le attuali selezioni, verso un cavallo/pony mesomorfo adatto all’attività ludico-sportiva, le linee B, M e, in particolare, S sono diventate più rare, rappresentando solo il 3-5%. Maggiori sono le differenze tra i riproduttori maggiori possono essere le differenze tra i soggetti. La concentrazione delle scelte su alcune linee genetiche, implica un maggiore utilizzo di stalloni che le appartengono, ciò è causa dell’aumento della consanguineità nella popolazione.
Il calo delle nascite e l’aumento della consanguineità comporta una diminuzione della variabilità genetica. Che deve essere costantemente monitorata anche per evitare di disperdere caratteristiche della Razza particolarmente apprezzate quali rusticità, resistenza alle malattie e la naturale predisposizione al lavoro e al contatto con l’uomo.
Durante questo triennio di EQUINBIO.2, sono diversi gli obbiettivi dell’Associazione, tra questi vi è l’individuazione e la mappatura dei geni di animali che appartengono alle linee rare, attraverso la raccolta di crini per l’estrazione del DNA e l’effettuazione delle analisi genomiche. Un’ulteriore precauzione per tentare di aumentare la variabilità è la costruzione di un programma che permetta di comparare gli ascendenti (genitori e nonni) di stalloni e fattrici. In questo modo sarà possibile consigliare all’allevatore stalloni con la minore parentela possibile con la propria fattrice. Questo permette di adottare programmi di accoppiamento, aumentando la variabilità genetica con l’utilizzo di giovani riproduttori, un calo della consanguineità e la possibilità di utilizzare anche riproduttori da linee rare, che rappresentano una risorsa genetica fondamentale per il miglioramento futuro.
Siamo consapevoli dell’importanza che riveste per l’A.N.A.C.R.HA.I. il progetto EQUINBIO.2 quale investimento per il futuro e in particolare per la conservazione dei caratteri tipici della razza Haflinger.
La tutela di una razza autoctona italiana assume anche un’importanza socio-culturale per tutto il territorio in cui è presente ed è fondamentale per la salvaguardia della biodiversità zootecnica. L’A.N.A.C.R.HA.I. si impegna a selezionare animali adatti alle richieste del mercato, che mantengano i fondamentali caratteri tipici che rendono una razza facilmente riconoscibile. La tutela del patrimonio genetico è fondamentale per la selezione: solo con un’ampia variabilità genetica è possibile mantenere la razza e garantirsi la flessibilità necessaria per adattare gli animali ai cambiamenti dettati dalle richieste da parte degli utilizzatori”.
Da comunicato Anacrhai , qui un nostro live sulla razza