Bologna, 17 gennaio 2024 – Moltissimi gli allevatori che, con le loro famiglie, sono arrivati a Roma per festeggiare, questa mattina, mercoledì 17 gennaio 2024, di fronte al Colonnato del Bernini e all’interno della Basilica vaticana il loro Santo Patrono, Sant’Antonio Abate.
Anche per quest’anno si è rinnovata la piacevole consuetudine, per i cittadini romani e i numerosi turisti, di ammirare la “Stalla sotto il cielo” realizzata dall’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A. in collaborazione con le associate territoriali e a fianco della Coldiretti in Piazza Pio XII.
Il programma della XVII “Giornata dell’Allevatore” organizzata a livello nazionale, ha vissuto il proprio momento centrale con la Santa Messa all’interno della Basilica vaticana presieduta dal Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro. È stato Gambetti a impartire la benedizione a uomini e animali radunati di fronte alla “Stalla sotto il cielo”.
Ancora una volta, l’evento organizzato a Roma ha costituito una occasione per tenere viva una tradizione antica, che si rinnova in molti comuni rurali del nostro Paese
La “Stalla sotto il cielo” della Capitale ha ospitato una rappresentanza degli animali della fattoria che popolano le campagne nazionali. Dalle bovine Frisona Italiana alla Chianina, alla Marchigiana e alla Limousine, dalla pecora Sarda alla Sopravvissana, dalla capra Girgentana alla Monticellana, dal Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido al Tolfetano, fino all’asino dell’Amiata, oltre a conigli, galli, galline e oche.
«Oltre ad onorare il Patrono, gli allevatori italiani vogliono ribadire alla cittadinanza ed alle Istituzioni che la zootecnia non costituisce un problema per l’ambiente né è causa del cambiamento climatico in atto; al contrario, l’attività zootecnica offre soluzioni innovative nella gestione degli allevamenti e nelle pratiche agronomiche, promuove la sostenibilità favorendo l’economia circolare, il risparmio energetico, la valorizzazione e la manutenzione dei pascoli nelle aree interne del Paese, senza dimenticare le azioni a salvaguardia della biodiversità sostenendo la produzione di cibi sani e di qualità, contrariamente a quanti vorrebbero introdurre prodotti destinati all’alimentazione umana e animale realizzati in laboratorio, pratiche che precorrerebbero ad una divaricazione irrimediabile tra Uomo e Natura» hanno affermato il presidente ed il direttore generale di A.I.A. Roberto Nocentini e Mauro Donda.
Fonte: Aia, Vaticano News