Bologna, 15 agosto 2021 – Un prato di fiori selvatici, piantato su una porzione di terreno incontaminato della prestigiosa Università di Cambridge, è stato ‘raccolto’ con l’aiuto di cavalli Shire, una trebbiatrice ‘old style’ e un tradizionale carro da fieno. Il tutto in pieno spirto ‘very green’ e soprattutto per dare seguito a uno studio condotto dall’Università sulla biodiversità di flora e fauna.
Gli esperti avevano seminato il prato l’anno scorso proprio di fronte alla cappella del King’s College. Una porzione di terra pressoché incontaminata fin dal 1720, e quindi ottimale per promuovere la ricchezza della biodiversità.
Secondo gli esperti del College, i metodi tradizionali di mietitura, rispetto ai macchinari moderni, consentono inoltre alla fauna selvatica e agli insetti di lasciare il prato. Per trasferirsi e impollinare altri prati limitrofi.
Per controllare l’intera operazione è sceso in campo – termine quanto mai appropriato – perfino il capo-giardiniere di Cambridge, Steve Coghill che ha confermato che il prato di fiori selvatici, nella sua prima stagione, è stato in grado di richiamare una moltitudine molto varia di fauna e ospitare una straodinaria varietà di fiori spontanei.
A questo punto, per rasare l’erba e i fiori, non si poteva ricorrere ad altro mezzo se noi i cavalli.
«Non solo inquinano infintamente meno dei motori a scoppio, ma la sola vista di queste incredibili creature con sullo sfondo il College rievoca dipinti storici. Una meraviglia» ha dichiarato Steve Coghill.
Per il lavoro, della durata di qualche giorno, l’ingaggio è toccato a due Shire. Dopo la ‘mietitura’, avranno anche il compito di portare in giro per Cambridge le balle di fieno ottenute, in bella mostra su un carro storico.