Bologna, 1 febbraio 2023 – In virtù della grande diffusione dell’equitazione, la Gran Bretagna sta da tempo affrontando lo spinoso tema della sicurezza stradale e dei cavalli. Negli ultimi anni ci sono state campagne di sensibilizzazione, revisioni al Codice della strada, studi, incremento dei controlli… Eppure i numeri parlano di un problema tutt’altro che risolto.
Nel 2022, a causa di incidenti stradali tra auto e cavalli, 68 animali sono rimasti sull’asfalto e ben 139 cavalieri sono rimasti feriti. Nel 2023 appena iniziato, sono già stati uccisi altri due cavalli.
La fonte di questi dati è certa: la British Horse Society. Che ha presentato un report che lascia davvero senza parole. Nel 2022 sono stati segnalati 3.552 incidenti. Praticamente 10 al giorno.
Nonostante sia leggermente decresciuto il numero dei cavalli feriti, è aumentato quello dei cavalieri, passati da 125 a 139.
«I cavalli continuano a morire sulle nostre strade e i nostri cavalieri a essere vittime di gravi incidenti. Troppi automobilisti continuano a sottostimare l’importanza di una guida estremamente cauta quando si approccia un binomio» ha dichiarato Alan Hiscox, direttore della sicurezza per la Bhs.
Le modifiche apportate lo scorso anno in Gran Bretagna al Codice della Strada, che prevedono che i cavalli debbano essere sorpassati a un massimo di 10 miglia orarie e ad almeno due metri di distanza, hanno teoricamente posto i cavalieri al di sopra delle automobili nella nuova gerarchia degli utenti della strada, equiparandoli a pedoni e ciclisti.
E tuttavia non sono state sufficienti, così come non è stata abbastanza pervasiva la promozione presso gli automobilisti in merito alle motivazioni legate alle nuove norme del Codice della Strada.
Per il 2023, la Bhs intende continuare a sostenere la campagna Dead Slow, essere presente a fiere automobilistiche, interagire con le scuola-guida e con il mondo delle associazioni.
Un altro aspetto su cui la Bhs vuole accendere un riflettore riguarda poi la conoscenza degli incidenti. Secondo il report della massima associazione equestre britannica, solo il 10% degli incidenti viene segnalata sull’apposito sito. «Più incidenti vengono segnalati sulla app – spiega Hiscox – più la Bhs può agire per proteggere i diritti di cavalli e cavalieri sulle strade».