Bologna, 24 giugno 2024 – È forse una delle immagini con un cavallo più vista nel mondo… E una delle pietre miliari della fotografia nonché dell’animazione. Stiamo parlando del ‘Cavallo al galoppo’ di Eadweard Muybridge, padre-inventore del movimento in fotografia e precursore del cinema.
La sequenza di scatti delle diverse fasi del movimento di un cavallo al galoppo, usata poi da Muybridge montata su un disco di vetro rotante (zoopraxiscopio) proiettava in rapida successione le immagini. Ricreando di fatto la galoppata. Il tutto in anni in cui il cimena, così come lo conosciamo oggi, non era ancora nato. E le apparecchaiature fotografiche erano decisamente lontane per performance tecnologiche dalle attuali.
Un’altra particolarità della foto di Muybridge è che riuscì a scattare i singoli fotogrammi esponendo il negativo per meno di un millesimo di secondo. Un tempo mai ottenuto prima e che consentì di non avere interruzioni nella dinamica delle falcate una volta che furono messe in sequenza. Muybridge avrebbe potuto usare un milione di altre situazioni per dare l’idea della sequenza del movimento. Ma evidentemente, la falcata di galoppo gli sembrò la più fluida ed esplicativa che si potesse ricercare.
Ora, per chi volesse ammirare dal vivo questo capolavoro che al tempo stesso parla di arte, scienza e – in questo caso – anche di cavalli, può visitare la mostra Science in Motion al Museo Poldi Pezzoli di Milano, aperta fino al 26 di settembre.
Patrocinata dal Comune di Milano, la mostra che comprende scatti dalla collezione di Bank of America consente di fare un viaggio a cavallo tra Ottocento e Novecento attraverso una trentina di opere che mostrano le qualità artistiche e gli studi scientifici di veri pionieri della fotografia, inventori audaci di dispositivi innovativi per lo studio e la rappresentazione della luce e del movimento.