Bologna, 3 dicembre 2024 – Lunga e stretta: l’Italia è così… E proprio grazie alla sua particolare forma, garantisce una biodiversità praticamente unica in Europa. Dalle Alpi alle Isole c’è spazio per una varietà di flora e fauna davvero invidiabile. E più se ne ha coscienza, più si tende – finalmente- – a guardare ai nostri tesori con maggiore attenzione.
Seguendo questa linea di pensiero, in Sicilia sta per prendere il via un progetto per la conservazione dell’asino grigio, una specie che appartiene alla memoria dell’entroterra siciliano e accarezza perfino la letteratura di ‘verghiana memoria’.
Purtroppo nel tempo, come spesso accade, questo impareggiabile compagno di lavoro è stato trascurato. Tanto che oggi in tutta la regione se ne contano meno di un centinaio di esemplari.
Da qui l’idea al centro del progetto “Recupero, Conservazione e Caratterizzazione delle Risorse Genetiche Equine e Asinine Siciliane”, realizzato dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia, con la collaborazione dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, delle Università di Catania (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A) e di Messina (Dipartimento di Scienze Veterinarie).
Finanziato attraverso la Misura 10.2.b “Conservazione delle risorse genetiche animali in agricoltura” del Piano di Sviluppo Rurale per la Sicilia 2014-2022, il progetto si pone due obiettivi, attraverso una doppia caratterizzazione genetica e morfologica. Da un lato c’è lo sviluppo di un Piano di conservazione per le razze equine già riconosciute, quali il Cavallo Sanfratellano, il Cavallo Puro Sangue Orientale, l`Asino Pantesco e l`Asino Ragusano.
Dall’altro, un Piano di caratterizzazione per i Tipi Genetici Autoctoni (TGA) che non hanno ancora status di razza, tra i quali appunto l’Asino Grigio Siciliano e il cavallo siciliano che invece dopo un iter di circa 20 anni, ha ottenuto il riconoscimento, lo scorso aprile.
Ed è proprio sull’asino grigio siciliano che nei giorni scorsi è stata organizzata una giornata divulgativa, a Masseria Specchi, situata all’interno della Riserva Naturale Orientata Pantalica, dove cresce un piccolo allevamento di 7 asini e 2 puledrini, frutto di un’attività congiunta del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale con il supporto dell’Istituto Incremento Ippico.