Bologna, 20 novembre 2024 – Terapie con le onde d’urto, frusta e sostanze nel mirino della Usef, la Federazione equestre Usa.
In un’ottica di sempre maggiore rispetto per il benessere dell’atleta cavallo, l’ente regolatore degli sport equestri Fei negli States – in pratica l’equivalente della nostra Fise – ha recentissimamente recepito alcune richieste di irrigidimento dei propri regolamenti. Toccando tre ambiti abbastanza distanti tra loro.
Le onde d’urto
Il primo punto toccato da Usef, abbastanza inaspettatamente se si considera che le terapie vengono di solito prescritte proprio per migliorare la condizione fisica del cavallo che ne abbia bisogno, riguarda una più stretta regolamentazione delle applicazioni di onde d’urto. Con acronimo anglofono Eswt, questa modalità terapeutica è impiegata per ‘aiutare’ in caso di danni ai tessuti molli o alle ossa. La variazione della norma che riguarda il suo utilizzo chiarisce che solo un veterinario abilitato può somministrare l’ESWT sui campi di gara o un assistente o tecnico veterinario sotto la diretta supervisione del veterinario. L’uso di ESWT su un cavallo come descritto sopra deve essere segnalato utilizzando un modulo di segnalazione di farmaci e medicinali per equini. L’applicazione di ESWT è limitata alle aree dorsale e pelvica del cavallo e non può avvenire nelle 12 ore precedenti la gara. L’uso di ESWT sugli arti dei cavalli rimane una pratica vietata entro 72 ore dalla gara.
La frusta e il completo
Tema stra-dibattuto e stra-controverso, Usef torna ancora una volta sull’uso della frusta. Questa volta nelle competizioni di completo. Secondo la variazione dei regolamenti, l’uso della frusta deve avere la valenza di un aiuto, usato nel momento e nel posto giusto.
In pratica, si può invitare il cavallo esitante a procedere in avanti toccandolo con la frusta sulla parte alta della spalla o appena dietro la gamba del cavaliere. Se si frusta a destra, si deve usare la mano destra. Se si frusta a sinistra la mano sinistra. E mai per più di due tocchi. Pena l’immediata squalifica del binomio.
Le sostanze
Secondo Usef, non c’è un motivo al mondo per il quale il cavaliere, il proprietario, il groom, il trainer debbano essere in possesso di sostanze proibite nei luoghi che ospitano una competizione riconosciuta dalla federazione. Questo affinché non si corra il rischio che dette sostanze vengano fraudolentemente o accidentalmente a contatto con i cavalli.
Nell’elenco delle sostanze proibite – pressoché in linea se non in termini ancora più restrittivi con quanto previsto dalla Fei, figurano:
- ACTH iniettabile
- Adenosina iniettabile
- Formaldeide iniettabile
- Solfato di magnesio iniettabile
- Ossitocina iniettabile
- Pentobarbital iniettabile, tranne che da parte di un veterinario a scopo di eutanasia
- Tiamina iniettabile
- Azoto liquido
- Qualsiasi farmaco su prescrizione in qualsiasi formulazione senza un’etichetta che identifichi il cavallo per il quale è prescritto, la farmacia, la data di prescrizione e il veterinario prescrittore, a meno che non sia in possesso di un veterinario e non sia già stato prescritto o altrimenti vietato da queste regole.
Un sistema di autoregolamentazione propositiva
È curioso sapere che le proposte di irrigidimento dei regolamenti arrivano direttamente dalla base dell’Usef, ovvero dai praticanti, cavalieri amateur e pro ‘made in Usa’. Su un portale predisposto dalla Federazione statunitense, è stato organizzato uno spazio in cui i tesserati possono ‘postare’ le proprie proposte per rendere più efficaci i regolamenti e tutelare sempre meglio il benessere dei cavalli atleti.
Accanto alle tre norme presentate qui sopra, ne sono state considerate anche diverse altre. Che diventeranno tema di dibattito e decisioni il prossimo gennaio, quando si riunirà il Board Usef. Le proposte che supereranno il vaglio dei tecnici diventeranno effettive nei regolamenti Usa dal 1° aprile 2025.