Bologna, 19 maggio 2022 – Si allunga la lista delle regioni che, in virtù di una nuova coscienza ed etica e anche sull’onda della spinta associazionistica più attenta al benessere e al rispetto degli animali, scelgono di adeguare le proprie leggi e regolamenti alla sentenza del Consiglio di Stato n. 6317-’04 che vieta di utilizzare qualsiasi animale vivo come premio-vincita-omaggio nei concorsi di qualsiasi tipo.
Il Consiglio regionale del Veneto ha infatti ricevuto e approvato la proposta di Europa Verde sulla tutela degli animali, non solo quelli d’affezione. A commentare questa vittoria di civiltà è la Consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda, fautrice della proposta.
«L’ordine del giorno approvato impegna la Giunta regionale a introdurre un divieto, a livello regionale, di utilizzo di qualsiasi animale come offerta premio per giochi o concorsi. Questa proposta non riguarda solo gli animali d’affezione, bensì tutti gli animali, anche quelli tipicamente classificati d’allevamento, vietandone l’utilizzo per fini commerciali o ludici. Questo perché ancora oggi e soprattutto in Veneto alcuni animali, come ad esempio maiali, puledri e asini, vengono offerti come vincita di gioco per eventi quali sagre e lotterie, ponendoli a rischio non solo di maltrattamento, ma spesso di macellazione perché chi li vince non ha poi la possibilità di mantenerli. Nonostante la sentenza del Consiglio di Stato n. 6317-04, sono ancora poche le Regioni in Italia ad aver adeguato la propria normativa in materia di abbandono o e maltrattamento. In Veneto cresce di anno in anno la consapevolezza della dignità degli animali, i quali meritano di essere riconosciuti come titolari di diritti intrinseci. Con questo ordine del giorno offriamo alla Giunta regionale l’opportunità di far fare un passo avanti al Veneto in termini di tutela degli animali, rispondendo a una proposta che nasce dal basso, dalle tante associazioni e volontari che da anni se ne occupano».
La scelta veneta, una regione con un ‘cuore’ equestre molto appassionato, è stata salutata con grande entusiasmo anche da Horse Angels che attraverso le campagne della presidente Roberta Ravello, si è lungamente impegnata per cambiare atteggiamenti regolamentari e culturali poco rispettosi del benessere, ancora in uso in molte regioni.
«La legge c’è. Basta che venga ratificata dalle singole Regioni che hanno di fatto ‘giurisdizione’ su questo ordine di normative. Contiamo sul fatto che il buon esempio ora del Veneto e prima di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana possa innescare un circuito virtuoso che guardi con attenzione al benessere. E creare proseliti in ogni regione che, ne siamo convinti, non vorrà essere da meno. In ogni caso, Horse Angels e le altre associazioni continueranno a vigilare e a essere di supporto per tutti coloro che vorranno traghettare le proprie amministrazioni verso lidi di convivenza più etica con gli animali».
Fonte: Horse Angels